Le foto sono state realizzate da Giulia Pirri
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una invasione. Scritte, tag, disegni, oltre che oscenità. Una città imbrattata: questa, ancora una volta, è San Benedetto. La galleria fotografica è un ennesima e periodica constatazione di come i muri delle case del centro cittadino siano costantemente sottoposti ad un attacco da parte di writers o, in molti casi – mancando qualsiasi connotazione artistica e anche sociale – semplicemente di maleducati.
Mal comune mezzo gaudio? Certo, tutte le città italiane soffrono di questa maleducazione diffusa, ma non si può certo esserne felici. Resta un problema di difficile soluzione e non basta la costante spesa per ripristinare un minimo di decenza in molti spazi pubblici, o spese privati per tutelare gli spazi di proprietà privata.
C’è da dire che purtroppo ad essere attaccate, spesso, sono anche opere d’arte.
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Al di là dell’inesistenza di qualsivoglia frangente artistico ormai risaputo, sarebbe bene che le aree videosorvegliate lo siano davvero. Bisogna che qualcuno guardi qualche ripresa oltre al pattugliamento notturno in borghese in modo da pizzicare qualche teppista. Basta che si diffonde in giro la voce che se qualcuno viene scoperto, oltre a pagare multe salate ci prende anche qualche…
1) Retate e punizioni severe contro queste persone
2) educazione civica nelle scuole, materia per cui si compra il libro e non si apre mai.
3) facciamo un gruppo retake anche a s. benedetto? Sul modello di Roma e Milano?
Retate… Mi sembra un po’ da NYPD, basterebbe prenderli, fargli una bella multa, tipo 2000€ (Così se minorenni almeno i genitori imparano ad educare i propri figli) e pene da scontare con 200 ore nel sociale, oltre a dover ripulire a proprie spese il danno! Credo che basti prenderne due, gli altri ci penseranno bene prima di rischiare!
Ciò che dici è sacrosanto, la retata è diciamo l’espediente iniziale con cui andare sui giornali e diffondere che comunque le strade sono “sorvegliate”