RIPATRANSONE – Continua la protesta di alcuni residenti della strada comunale sterrata tra Ripatransone e Cupra Marittima, in Contrada Sant’Egidio. Dopo la precedente raccolta di firme, non è giunta ai cittadini alcuna risposta tanto che, stavolta, a causa dell’assenza di chiarimenti, non le mandano a dire agli amministratori: “Maleducati”, li appellano. Di seguito la nota stampa.

A fine 2016, dopo ripetuti tentativi individuali regolarmente infruttuosi, raccogliemmo le firme (dei residenti) per “ricordare” a chi ci amministra (dal sindaco in su) come la Strada Comunale sterrata tra Ripatransone e Cupramarittima, che attraversa la Contrada Sant’Egidio dalla Provinciale Cuprense al torrente Sant’Egidio, sia da tempo quasi del tutto priva di manutenzione.

Quindi problemi seri di transitabilità (specie d’inverno), di sicurezza, di decoro. Allegammo foto.

La faccenda riguarda non solo chi vi risiede vi abita o vi lavora, ma anche chi vi transita occasionalmente, come turisti e visitatori.

Il 2 gennaio 2017 inviammo a politici-governanti-amministratori-Forze dell’Ordine e organi di informazione una “Lettera aperta” (potete ri-leggerla qui di seguito) ben circostanziata: con esposizione del problema, richiesta e suggerimenti d’intervento, e le firme.

Siamo certi che è stata ricevuta. Contestualmente è stata protocollata presso il Comune di Ripatransone .

Dopo più di 100 giorni nessuna risposta da nessuno. E la strada sta peggio di prima.

Quindi delle tre, l’una:

–          Non avete letto perché non sapete leggere.

–          Non avete risposto perché non sapete scrivere.

–          Non avete risposto perché siete dei gran maleducati. Vi sentite superiori.

Propendiamo più per la terza. “Maleducati” non è un’offesa, è una constatazione, ma se (per ulteriore ignoranza) vi sentiste pure offesi nel profondo, ne saremmo contenti.

Tutti siamo andati a scuola. Tutti abbiamo ricevuto un’educazione.

Ma politici-governanti-amministratori locali hanno dimenticato sia la scuola che l’educazione: non rispondono alle lettere, alle mail, alle telefonate, alle richieste di diritti inviate loro con ogni mezzo.

N.B. /  Dei circa 20 residenti firmatari, firmiamo in 3. Non abbiamo voglia di girar per campagna, certo raccoglieremmo altro malcontento.

Ma non mancherà occasione. Intanto, visto che in paese c’è il solito patetico fermento per le prossime elezioni, nessuno s’azzardi a chiederci il voto.

Piergiorgio Camaioni     Sara Di Giuseppe      Cristina Camaioni