BERGAMO- Dopo lo 0-0 fra Albinoleffe e Samb nei rossoblu parla solo il Dg Andrea Gianni. “Abbiamo l’allenatore squalificato e i nostri ragazzi hanno un viaggio molto lungo davanti. Non è un silenzio stampa ma abbiamo deciso così” con queste parole il dirigente spiega quello che nei fatti è un silenzio stampa, seppur senza un’etichetta appiccicata addosso, visto che nessun giocatore si presenta davanti ai giornalisti.
Andrea Gianni: “Abbiamo pagato un impatto difficile con la gara, d’altronde l’avversario era tosto. Nel secondo tempo, nonostante tutto, abbiamo messo la testa fuori e abbiamo preso una traversa. Oggi ci mancava qualcosa, è innegabile, ma avevamo anche dei giovani che hanno ben figurato e che sono il futuro della Samb. Mancava Mancuso soprattutto? E’ innegabile che Mancuso sia importante come calciatore, è il capocannoniere della Lega Pro di tutti e tre i gironi e qualcosa vorrà pur dire. La classifica? Per il momento siamo ampiamente oltre i pronostici, nessuno a inizio stagione avrebbe pensato al settimo posto, in ogni caso ci proveremo a raggiungere il sesto posto. Ci prendiamo questo punto, facciamo un plauso ai nostri giovani e andiamo avanti. Ho sentito il presidente un paio di volte, si sa, lui vuole sempre vincere. A fine primo tempo era un po’ amareggiato ma devo dire che parlandoci e vedendo anche la prova dei ragazzi sia lui che Andrea Fedeli sono rimasti tuttosommato soddisfatti di giovani come Mattia o Di Pasquale.”
Massimiliano Alvini (allenatore Albinoleffe): “La Samb ha avuto un buon momento nei primi 15′ del secondo tempo con un paio di tiri da fuori. Nella seconda parte della ripresa però i cambi ci hanno ridato equilibrio e abbiamo finito in crescendo, anche inaspettatamente. Giocare contro la Samb non è mai facile, i rossoblu possono colpire in qualunque momento, per noi non era facile oggi con Loviso, Agnello e Virdis fuori, abbiamo giocato con Montella che non era al meglio. Per noi questo è un punto importante che significa tanto viste le condizioni con cui eravamo scesi in campo. Anche alla Samb mancavano Mancuso e Bacinovic ma Damonte è un giocatore prezioso, che sporca molte traiettorie e non ha fatto rimpiangere lo sloveno. E’ stata un partita non bellissima ma sofferta e combattuta da una parte e dall’altra.
Carmine Giorgione: “Partita molto intensa, affrontavamo una squadra forte e che sta facendo bene, sapevamo sarebbe stata una battaglia. Ci è mancato il guizzo per il gol anche se alla fine le occasioni le abbiamo create. Noi non chiedevamo molto a questo campionato se non la salvezza. Abbiamo giocato con tantissimi giovani e non solo in questa partita, vogliamo provare a centrare il sogno playoff. L’appetito vien mangiando, vediamo come si mettono le prossime partite per capire cosa chiedere a questa stagione”.
Fra il primo e il secondo tempo abbiamo chiacchierato brevemente con Ezio Capuano, a Bergamo per vedere la Samb, prossima avversaria, sabato, del suo Modena. Il tecnico campano ha dichiarato: “Sulla carta le motivazioni di Samb e Modena sono molto diverse perché noi dobbiamo salvarci mentre i rossoblu sono matematicamente nei playoff anche se è vero che fra settimo e sesto posto c’è tanta differenza. Io ho preso il Modena che era a nove punti dalla salvezza e in un girone l’ho portato a giocarsela. E’ tutta questione di motivazioni per me e dovremo avere le motivazioni giuste anche sabato quando la Samb,per esempio, recupererà giocatori importanti come Mancuso e Bacinovic mentre per Mori, per quello che so, sarà difficile essere in campo”.
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Ancora silenzio stampa recita il titolo…… Ad ovest di paperino hanno vinto una partita a 5 minuti dalla fine pare che hanno vinto la coppa dei campioni. Hanno fatto gran cassa nel mercato di riparazione e non hanno reinvestito un euro, eppure nessuna polemica, stampa, tifosi e società marciano uniti per il loro obbiettivo. Qua gran parte della stampa, riviera oggi e pochi altri esclusi, marciano divisi per colpire uniti. E’ di sta’mattina il sermone della giornalista di carta stampata per colpire uniti. Qua a differenza di ciò che accade ad ovest di paperino, le due componenti essenziali che dovrebbero… Leggi il resto »
Non sono d’accordo perché anche in questi casi si dovrebbe essere più chiari e diretti.Se qualcosa non va, al di là del diritto di critica che il giornalista ha, una società di calcio, un partito politico o chicchessia non devono fare di tutta l’erba un fascio ma far capire perché a chi si ritiene che abbia sbagliato, senza ritorsioni o cose del genere. Anche per dare la possibilità di difendersi. In separata sede o pubblicamente. Con il silenzio stampa, se non c’è un motivo veramente particolare e generale, non si risolve mai niente. È un mezzo obsoleto e inutile. Per… Leggi il resto »
I propri fini può anche essere antipatia personale per questioni di lana caprina come avvolte si legge tra le righe. E Detta cosi è facile direttore, ma i giornalisti è l’unica categoria che come ce li hai te li devi tenere. Un giudice, perfino un giudice si può ricusare ma un giornalista no perchè raramente si cambia. Capisci quindi che additare un giornalista pubblicamente significa averlo nemico per tutta la vita, e fino a che va tutto bene abbracci e baci ma è li che quatto quatto aspetta, non ha fretta il tempo gioca per lui, e appena hai una… Leggi il resto »
Non sono d’accordo sul timore di rappresaglie da part di giornalisti. Un giornalista si può ricusare e come. Non esiste un’etichetta o un potere particolare (eccetto la mafia) per chi vuole farti del male. Sull’appiattimento delle interviste invece sono totalmente d’accordo. Meglio prima quando con Espresso Rossoblu intervistavamo 9-10 calciatori dopo la partita in tutti i campi d’Italia. Adesso hanno bisogno della ‘guardia’ per parlare con un giornalista. Grazie per i complimenti.