SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nuovo capitolo sul fronte Bolkestein. Dopo la “marcia su Roma” dei balneari, che lo scorso 15 marzo sono arrivati a Montecitorio a manifestare contro la direttiva europea con prosteste quanto meno appassionate (CLICCA QUI) oggi San Benedetto ospita quello che può essere considerato il primo passo del processo politico a sotegno delle prestese degli operatori turistici, che continuano a vedere incombente la “mannaia” delle aste sulle loro attività.

Anche il Vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (già a San Benedetto in luglio, per lo stesso motivo, fianco a fianco con un neo eletto Pasqualino Piunti CLICCA QUI) è arrivato in città per partecipare ai lavori del convegno: “Bolkestein e il futuro delle imprese turistiche- L’Impegno dei comuni italiani”. Qui sotto una breve video intervista all’esponente di Forza Italia che tra le sue dichiarazioni arriva a dire che “L’Italia può avere la forza di rinegoziare le decisioni europee. Spagna e Portogallo” continua Gasparri “hanno dato certezze ultradecennali alle loro imprese”. Il senatore infine ritiene “un attentato all’impresa e un grave errore” la legge del governo che profila le gare per l’aggiudicazione delle concessioni (nonostante al momento sia in vigore una proroga fino al 2020 n.d.r.). “Forza Italia” prosegue l’ex ministro “vuole dare voce all’appello che parte da Piunti e da altri sindaci italiani”.

L’incontro, ospitato dalla sala consiliare di San Benedetto, ha visto la presenza e gli interventi di associazioni di categoria provenienti da mezza Italia come Assobalneari, Confesercenti Turismo, Federbalneari, Assomarinas e la stessa Itb del sambendettese Giuseppe Ricci. Buona la rappresentanza anche di amministrazioni comunali come quella di Numana o di Montesilvano per esempio. Proprio Ricci, è stato autore di un intervento applaudito dai colleghi: “Noi facciamo un servizio ambientale e di sicurezza in mare dei bagnanti, lo facciamo da anni” chiosa Ricci “abbiamo investito in queste imprese che solo in minima parte sono imprese balneari. Noi abbiamo imprese complesse che fanno ristoriazione, svago e altro. Ho 70 anni, la maggior parte passati in riva al mare, e sentire parlare di proroghe e incentivi non lo accetto”.

Sentito, infine, anche l’intervento del Sindaco Pasqualino Piunti, che si può considerare capofila del processo, che parte proprio da San Benedetto. “La nostra città sente il problema non solo per le 116 concessioni che ospita ma perché il nostro tessuto sociale è da sempre vocato all’accoglienza.”

Il Sindaco passa poi a parlare delle imprese direttamente interessate dalla direttiva: “Qui parliamo di imprese familiari, una ricchezza fondamentale ed è un diritto per le famiglie che da decenni gestiscono queste imprese avere certezze perché nelle imprese in questione queste persone hanno investito”. Il primo cittadino, infine, gonfia il petto: “Qui e oggi parte questa battaglia, noi sindaci, se servirà, indosseremo le fasce e andremo dove serve.”