SAN BENEDETTO DEL TRONTO –  Alle porte del ponte pasquale e di fine mese, abbiamo ascoltato il Presidente dell’AssoAlbergatori Riviera delle Palme, Gaetano De Panicis, in merito alla situazione che si sta determinando in molti hotel di San Benedetto che negli ultimi mesi hanno ospitato i cittadini sfollati dalla zona appenninica, colpita dal terremoto: “Nessun albergatore crede che i terremotati siano una minaccia per la stagione turistica. Desideriamo solo conoscere i tempi e le presenze certe di chi continuerà a soggiornare presso i nostri alberghi” commenta De Panicis.

Al momento sembra che l’unico piano di rientro, che ha ricevuto il sindaco Piunti, sia quello del primo cittadino di Accumoli. Gli altri comuni non sanno dare ancora risposte, anche a causa dell’incertezza della fine dei lavori delle SAE.

“Se avessimo un numero di presenze più dettagliato – continua De Panicis – potremmo gestire la situazione, magari accorpando le persone, se lo vorranno, nello stesso hotel, considerando la disponibilità dell’Hotel Bolivar fino al mese di ottobre” spiega.

“Potrebbe esserci la possibilità che qualcuno voglia soggiornare altrove, non possiamo costringere i turisti a preferire San Benedetto rispetto alle altre città marittime. Per il momento, non ci sono disdette poiché le prenotazioni delle strutture alberghiere avvengono intorno alla fine del mese di maggio. Il disastro del terremoto è diventato una penalità, purtroppo, ma non è colpa di nessuno” aggiunge.

De Panicis ha, inoltre, precisato che “le possibilità di promozione come albergatori sono minime. Noi possiamo fare promozione turistica con le quote associative annuali che versiamo nella nostra associazione. Partecipiamo alle fiere di settore, ma non abbiamo tutti gli strumenti necessari. Indicizzare siti web, promuovere il territorio attraverso eventi sono azioni che comportano spese ingenti. Il nostro settore versa la tassa di soggiorno pagata dal turista al comune che tramuta quella somma in promozione per le attività alberghiere. Comprendiamo anche il difficile momento storico e la crisi che mette a dura prova ogni tentativo di crescita”.

Gli albergatori auspicano di riuscire a promuovere la città e “convincere i turisti che San Benedetto è una città sicura e piacevole per soggiornare, in grado di garantire relax e divertimento.