FERMO – Una folla commossa ha preso parte a Fermo ai funerali di Giacomo Nicolai, lo studente 24enne del Politecnico di Torino, morto a Valencia, dove si trovava per l’Erasmus con tre coltellate all’emitorace sinistro. Funerali che sono stati celebrati nell’ex ristorante ‘Mario’ nel quartiere di Santa Caterina, dato che tutte le chiese in città sono inagibili.

C’erano il padre Stefano Nicolai, impiegato di banca, la madre Erminia Fidanza, avvocato, e le due sorelle di Giacomo. E poi tanti giovani: amici, ex compagni di scuola, studenti universitari.

Per le autorità spagnole Giacomo si è ucciso nella notte tra il 17 e il 18 marzo, al ritorno da una festa: sono stati altri studenti, con cui condivideva un appartamento, a trovarlo la mattina dopo nella sua camera, già morto. Ma la famiglia ha molti dubbi, tanto che ha chiesto e ottenuto dalla Procura di Roma una seconda autopsia, effettuata pochi giorni fa nella capitale.

A quanto riportato dall’Ansa,  l’esito dell’esame autoptico sarà depositato entro 60 giorni, ma le prime risultanze avrebbero lasciato tutte le ipotesi aperte.

“Una madre non può assistere al funerale del figlio” ha osservato Erminia Fidanza al termine della messa, ammettendo di essere “disperata” e di non riuscire a capire “quale è il disegno di dio per me, per Giacomo, per i nostri cari”. “Ragazzi – ha aggiunto, rivolgendosi ai tanti giovani presenti – non sprecate le opportunità che la vita ci da”.

Durante la cerimonia funebre, gli amici del giovane hanno letto una lettera, al suono del pianoforte e poi ci sono state varie testimonianze.