SAN BENEDETTO DEL TRONTO – No, scusate, non ci credo. Il voto del consiglio comunale riguardo la mozione di sfiducia al Presidente del Consiglio Bruno Gabrielli è passato con 21 Sì, un solo No (probabilmente quello del capogruppo di Forza Italia Valerio Pignotti) e due Astenuti (presumibilmente il sindaco Piunti e l’altro forzista Stefano Muzi). Quindi, considerato il mancato voto di Gabrielli, un risultato ancora più eclatante di quanto ipotizzato, perché Piunti e persino quello di un compagno di partito di Gabrielli, Muzi, non si sono schierati a difesa del Presidente del Consiglio, preferendo invece mediare tra Forza Italia e il resto della maggioranza.
Eppure non ci credo. A distanza di otto mesi dalla clamorosa e per molti versi inaspettata vittoria elettorale, la maggioranza a sostegno di Piunti rischia veramente di implodere. E questo oltre la vicenda Gabrielli, la quale potrebbe rientrare in extremis nelle mediazioni dei prossimi giorni (ma non lo crediamo), oppure potrebbe non essere risolutiva per ottenere la maggioranza consiliare. Di fatto, starà ragionando Piunti, il sacrificio di Gabrielli provocherebbe la perdita di due soli voti (lo stesso Gabrielli e Pignotti) se Forza Italia arrivasse alle conseguenze estreme di togliere l’appoggio al sindaco del suo partito. Mentre magari nominando Presidente del Consiglio Curzi, si potrebbe cercare un appoggio esterno utile quando la maggioranza dovesse essere in bilico. Il tutto creando una frattura grave dentro Forza Italia.
Ma qualunque sarà l’epilogo, la partita della guerra interna alla maggioranza è appena iniziata e non è assurdo ipotizzare che si assista ad una replica di quanto avvenuto con Martinelli nel 2001-05. La guerra è iniziata e le faide non avranno fine. Sono già in corso.
A fronte di tutto ciò, resta davvero incomprensibile la posizione dei consiglieri di maggioranza firmatari della mozione e anche del sindaco Piunti, che non ha evitato che tutto ciò deflagrasse in maniera così plateale in Consiglio comunale. Mica perché Gabrielli non sia criticabile e anzi, ci mancherebbe che non lo fosse. Ma se la politica è l’arte della mediazione non vediamo quale mediazione sia stata compiuta adesso. Ovviamente da Piunti ma anche da politici più navigati come Gianni Balloni, Carmine Chiodi, gli assessori (specialmente quelli che arrivano dalle liste civiche come Andrea Assenti, vicesindaco). Certo, in parte persino da Gabrielli, a cui i segnali dei mal di pancia in maggioranza erano ovviamente arrivati.
I consiglieri di maggioranza firmatari della mozione, da noi intervistati, hanno dichiarato:
UNO, che la mozione è ad personam e non politica verso Forza Italia;
DUE, che una volta ricevuta la mozione l’hanno fatta visionare agli altri componenti dei propri gruppi consiliari, senza che tutto ciò diventasse un elemento di discussione comune in maggioranza. Si sarebbe passati dalle segrete stanze e le segrete carte al consiglio comunale senza neppure un momento di discussione comune alla presenza del sindaco. Mah.
Non sembrano rendersi conto che l’atto invece è espressamente politico e aprirà una crisi politica. Non capirlo è un fatto di una ingenuità non accettabile, e crediamo che almeno in Fratelli d’Italia, partito che ha un contatto diretto con l’anconetano Carlo Ciccioli, si sia votato con consapevolezza.
Su tutto questo, purtroppo, pesano due fattori. Una è l’estrema debolezza della politica sambenedettese tutta. Rimandare la questione al solo attuale centrodestra non permetterebbe di comprendere bene le dinamiche in atto. Sulla maggioranza Piunti e su Forza Italia in particolare pesano le ambizioni romane di Castelli, attuale sindaco di Ascoli, e Celani, consigliere regionale, sempre ascolano. L’antagonismo tra i due in vista del voto del 2018 condiziona anche la politica sambenedettese. Non viceversa. Di Fratelli d’Italia abbiamo già detto di Ciccioli.
Il problema è che i consiglieri di maggioranza sono quasi tutti dei neofiti (altrimenti non sarebbero caduti in un tranello così evidente della minoranza). Chi ha esperienza è diventato assessore. Però in minoranza non sorridono. Il Pd è alle prese con una diaspora interna e un congresso locale e quindi primarie nazionali che al momento sono dei grandi punti interrogativi. De Vecchis è un combattente ma è un po’ isolato e ha dovuto già da subito patire scissioni e disaffezioni. Per non parlare del M5S e di quello che è già accaduto.
La città è evidentemente ripiegata su stessa, incapace di condividere uno scenario di espansione di medio-lungo periodo.
C’è inoltre, sulla mossa che pesa sulle spalle dei consiglieri firmatari della mozione, un grande punto interrogativo. Fra 20 giorni si discuterà sulla sfiducia a Gabrielli, ma cosa accadrà qualora Gabrielli, sfiduciato, dovesse poi vincere il ricorso al Tar? Ipotesi da non scartare. Ovviamente bene ha fatto la minoranza, ma la maggioranza in quel caso avrebbe creato una crisi politica per manifesta ingenuità. Come arrischiare a tanto, per tanto poco?
Scusate ma non ci credo.
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complimenti Flammini per la solita accurata e minuziosa ricostruzione dei fatti. Tanti qui in città “non ci credono” come te. vedremo poi queste gravi violazioni di Gabrelli. i dehors? far rispettare solamente il regolamento della Soprintendenza. Il Ballarin? ma se un anno fa ha mobilitato tutta San Benedetto per non farlo abbattere mettendoci la faccia. Ora che dovrebbe fare? Lavarsene le mani pure lui dato che Piunti se ne frega? La mancata convocazione dell’assemblea sulla sanità? c’era prima l’approvazione del bilancio-disse- e poi lo avrebbe fatto. tanto è stato:ci sarà il 7 aprile. De Vecchis & Co dopo lo scivolone… Leggi il resto »
Credo che la questione, per un giudizio mirato, abbia bisogno di ulteriori approfondimenti. Ci proveremo.
Direttore concordo al 100%. La vicenda comporta sicuramente una analisi particolareggiata perché fermandosi all’aspetto superficiale sarebbe oltremodo inspiegabile se non con le solite meschine vicende personali. Ciò che per me è ingiustificabile è la mancanza del bisogno di generare una alternativa politica da parte della comunità Sambenedettese. Quanto è necessario sopportare ancora per decidere di sganciarsi, finalmente, da logiche politiche alimentate solo dagli interessi personali e clientelari oltretutto eteroguidati dai soliti “pupari” provenienti da altre città ? Si chiami M5S, siano liste locali, sia un movimento spontaneo, ma comunque basta con questa politica e questi politici.
In consiglio comunale c’è una lista civica che si chiama Ripartiamo da Zero che sta facendo proprio questo, curare gli interessi dei sambenedettesi senza avere padroni.
Cortesemente, potrebbe evitare di fare propaganda? Non siamo in campagna elettorale, non se ne avverte proprio il bisogno. Se riuscirete nell’intento di curare gli interessi del popolo Sambenedettese alla prossima tornata elettorale ne vedrete i frutti. Al momento, comunque, noto esclusivamente la Sua solerzia nel replicare a tutti i commenti dei lettori di Rivieraoggi che esprimono perplessità sul Vostro operato. Vedremo.
“Alla prossima elettorale vedrete i frutti” proprio come quando fu rieletto Gaspari nel 2011. ma per favore con una popolazione così crediamo ancora che le elezioni possano garantire qualità in politica? Se non sono i cittadini ad essere i primi di qualità in consiglio comunale ci andranno solo quelli che sono stati più convincenti a promettere e fare clientele….
Quindi prendiamo tutti la cittadinanza in un’altra città? Creiamo un “Sambenedettese” geneticamente modificato? Importiamo solo laureati ad Oxford? Lei è Sambenedettese di qualità?….Una proposta, anzichè critiche e basta, no?
Sono anni che propongo, se lei si sveglia tardi e vuole fare le pulci a chi si da da fare da 10 anni dimostra esattamente ciò che dico…. si informi…
Non si preoccupi la leggo spessissimo e qualche volta i suoi commenti mi trovano d’accordo. Il “si informi” mi sembra fuori luogo, non mi risulta che le sue pubblicazioni siano libri di testo nella scuola dell’obbligo. Comunque non mi interessano le polemiche e non rivendico primogeniture alle critiche scontate ad una politica che non ha più niente da dire.
Piuttosto cogliamo l’invito del Direttore e SVEGLIAMOCI tutti…
Ho protocollato documenti che fa comodo ignorare, perchè troppo “libero” ed indipendente dalla politica per poter essere preso in considerazione, meglio gli utili idioti, tanto il loro voto vale come quello di chi è libero di avere un pensiero proprio!
Penso che sia una vergogna utilizzare le istituzioni per risolvere lotte intestine, conflitti personali ecc. Sia a livello locale che a livello nazionale, sia a destra che a sinistra. Questi giochetti lasciamoli agli sceneggiatori di House of Cards.
Triste vicenda che fa il paio con la faida del PD alle elezioni a pochi mesi di distanza.
Quando ci chiediamo perchè in regione siamo sempre considerati l’ultima ruota del carro riflettiamo in cosa sono realmente occupati i politicanti nostrani…