SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Anche Piero Celani interviene sulla mozione di sfiducia che coinvolge il Presidente del Consiglio Comunale Bruno Gabrielli, come lui di Forza Italia.

Se non fosse una cosa estremamente seria, direi che stiamo di fronte al meglio di una commedia dell’arte, con attori che si affannano ad interpretare anche più ruoli. Parlo naturalmente della mozione di sfiducia al Presidente del Consiglio comunale di San Benedetto del Tronto, Bruno Gabrielli, dove la maggioranza che governa, riesce a sfiduciare se stessa.

Perché tant’è, dopo che appena nove mesi dal suo insediamento, addirittura 12 consiglieri di maggioranza su 16 firmano una mozione di sfiducia al “proprio” Presidente del Consiglio. E che trattasi di una mera questione politica, lo dimostra e lo acclama il fatto che tutti i personaggi coinvolti si affannano, e si affrettano a dichiarare che invece trattasi di questione personale.

E allora ci dicano che cosa ha combinato Gabrielli nei loro “personali” riguardi, altrimenti facciamo fatica a capire. Gabrielli ha espresso opinioni non proprio in linea con qualche assessore circa alcune problematiche cittadine? Bene, parliamone, forse si riesce a trovare la sintesi nell’interesse della città amministrata, ed anche soluzioni apparentemente contrapposte possono risultare utili in tal senso, perché allora sfiduciare l’interlocutore?

Ed ancora: forse nel corso di qualche assise comunale, il Presidente Gabrielli, si è reso responsabile d’atteggiamenti irriguardosi e fortemente lesivi della dignità di qualche componente o dell’intero Consiglio, dimostrando una “smaccata” partigianeria contravvenendo le norme del “Tuel”? Non mi sembra, perché alcun cenno si fa nella mozione di sfiducia presentata. Ed allora quali sono i gravi motivi?

A questo punto mi viene un dubbio.

Non è che dietro alla sfiducia al Presidente Gabrielli si cela il maldestro tentativo di voler attaccare politicamente Forza Italia, nel momento in cui a San Benedetto del Tronto, e non solo, il nostro movimento si sta riorganizzando con una nuova classe dirigente fatta da bravissimi ragazzi che stanno riportando entusiasmo tra le file del partito, al punto che in ogni riunione che facciamo sul territorio abbiamo le sale piene?

Come spesso accade, a pensar male si fa peccato, ma visto e considerato che a San Benedetto in questi giorni non ho letto alcuna dichiarazione del solerte Coordinatore comunale di Forza Italia (sempre che ancora esista) di condanna alla mozione di sfiducia al Presidente Gabrielli, non vorrei azzeccarci. Spero di essere smentito in queste ore, dove mi aspetto una ferma presa di posizione dal Coordinamento cittadino di Forza Italia, con Coordinatore in testa, su tale kafkiana situazione, fino a dichiarare il ritiro dell’intera delegazione di Forza Italia dalla maggioranza Consiliare, qualora la sfiducia passasse.

In queste situazioni, non bastano gli attestati di stima e di solidarietà, solo da punto di vista umano, occorre anche una ferma e condivisa solidarietà politica, per cui mi aspetto che anche chi rappresenta Forza Italia nel governo cittadino si comporti parimenti. Forza Italia non può continuare ad essere un mezzo, ma un fine, fatto di ideali, coerenza e lealtà, soprattutto in queste situazioni.

Credo che il Sindaco Piunti, a cui riconosco grande esperienza ed equilibrio politico, sappia comporre in questi giorni questa delicata vicenda, perché la città di San Benedetto del Tronto ha dato fiducia a questa maggioranza di centro destra, per governare e riparare i guasti fatti da 10 anni di centro sinistra, non certo per assistere a queste “querelle” che invece fanno solo crescere il sentimento di antipolitica che si cela nei nostri elettori.