TERAMO – Scadrà il prossimo 30 giugno il bando del Piano di sviluppo rurale Nazionale per investimenti in infrastrutture per lo sviluppo, l’ammodernamento e l’adeguamento dell’agricoltura e della silvicoltura.

Il bando, nello specifico, è afferente alla sottomisura 4.3.1 – Investimenti in infrastrutture irrigue (lo schema è stato appena pubblicato in GU) ed ha come obiettivo quello di rendere più efficiente l’uso dell’acqua in agricoltura attraverso la realizzazione di investimenti che migliorino la capacità di accumulo delle acque e le modalità di gestione della risorsa idrica a fini irrigui.

Le operazioni finanziate con la sottomisura 4.3, tipologia di operazione 4.3.1, pertanto, devono essere finalizzate all’adeguamento, all’ammodernamento, al miglioramento ed al recupero dell’efficienza delle infrastrutture esistenti (reti e invasi), o alla realizzazione di nuovi bacini di accumulo, nonché al riutilizzo dei reflui a scopo irriguo. Tali operazioni contribuiranno alla competitività delle produzioni agricole e zootecniche nazionali e delle filiere produttive ad esse connesse.

Il sostegno è diretto agli Enti irrigui che svolgono, per proprio statuto, attività a servizio, direttamente e indirettamente, di una pluralità di utenti e/o aziende, in forma collettiva. Resta escluso l’accesso al sostegno, anche in forma associata, per le singole aziende agricole le quali possono avvalersi del sostegno previsto dai PSR regionali.

I progetti devono riferirsi a una o più delle seguenti azioni sovvenzionabili:
a) recupero dell’efficienza di bacini per l’approvvigionamento idrico, di capacità uguale o superiore ai 250.000 mc e le relative opere di adduzione e distribuzione;
b) realizzazione di bacini interaziendali a gestione consortile di capacità uguale o superiore ai 250.000 mc e le relative opere di adduzione e distribuzione;
c) completamento funzionale di schemi irrigui esistenti e nuove infrastrutture irrigue;
d) miglioramento dei sistemi di adduzione e di reti di distribuzione dei sistemi irrigui esistenti (rifacimento dei tratti di canali/condotte deteriorati, installazione di misuratori);
e) adeguamento delle reti di distribuzione dei sistemi irrigui esistenti (conversione, finalizzata al risparmio idrico, di canali a pelo libero in reti tubate per ridurre le perdite di evaporazione, sostituzione di canalette in cemento-amianto);
f) investimenti relativi a sistemi irrigui aventi finalità di bonifica e irrigazione, che possono riguardare opere di sistemazioni e regolazione idrauliche nei territori in cui operano i Consorzi;
g) investimenti per la produzione energetica da mini idroelettrico utilizzata per il sollevamento delle acque, come parte di un intervento per l’irrigazione;
h) investimenti in sistemi di telecontrollo;
i) investimenti per l’uso irriguo di acque reflue depurate in sostituzione di prelievi da corpi idrici superficiali o sotterranei.

La dotazione finanziaria è pari a 291.000.000 di euro

Il contributo è concesso in conto capitale sulle spese ammissibili. La misura del contributo pubblico è pari al 100% della spesa ammessa.

L’operazione dovrà avere un valore massimo complessivo non superiore ai 20 milioni di euro e un valore minimo di 2 milioni, importi questi da intendersi comprensivi di IVA, ove dovuta.

La domanda di sostegno, i cui elementi costitutivi sono riportati in Allegato n. 1, può essere presentata esclusivamente tramite i servizi telematici messi a disposizione dall’Organismo Pagatore AGEA direttamente sul sito www.sian.it sottoscrivendo l’atto tramite firma elettronica mediante codice OTP. La documentazione inerente la domanda di sostegno ed i relativi progetti devono essere presentati secondo quanto descritto nel manuale utente di cui all’allegato 11 e i cui aggiornamenti saranno pubblicati sul sito www.sian.it.