SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Quando il problema è la disoccupazione, trovare la soluzione non è facile ma necessario. È questo desiderio di ripartire ad aver spinto un nuovo incontro tra cittadini e autorità. Mercoledì 22 marzo alle 16 presso il Piceno consind (nei pressi della Motorizzazione civile) si svolgerà una tavola rotonda dal titolo “Opportunità di sviluppo, come rilanciare il territorio attraverso risorse regionali ed europee“.

Presenti, oltre ai componenti del gruppo Disoccupati piceni, la vicepresidente della Regione Marche Anna Casini, Manuela Bora (assessore regionale con delega all’industria) e Loretta Bravi (lavoro).

Vogliamo parlare del malato per trovare la cura“. A parlare è Luigi, uno dei fondatori del gruppo Disoccupati piceni, realtà locale ma molto attiva che conta già diversi iscritti sui social. “Vogliamo anche eliminare il muro invisibile tra chi può e chi non può – prosegue Luigi – chi non lavora non può curarsi e magari rinuncia a farlo”. Tante le rinunce di chi “non può”, dunque, ma altrettante le domande e le istanze sul tavolo dell’incontro.

Almeno quattro i grandi temi all’ordine del giorno: contratto di formazione, doppio lavoro dei dipendenti pubblici, limite di età in ingresso al mondo lavorativo e corsi di formazione. Proprio su quest’ultimo punto si è già espressa la vicepresidente Casini, come dice al telefono Luigi: “C’è necessità di maggior trasparenza sull’uso dei fondi usati per la formazione e per l’apertura delle attività”.

La crisi nell’area picena è un problema dal 2007 e circa 40 mila cittadini risultano oggi disoccupati. Circa 15 mila nella zona di Ascoli, altrettanti in quella di San Benedetto mentre tra i 7 e gli 8 mila nella vallata. Sempre senza considerare le attività che chiudono. Non è casuale, dunque, la scelta della parola “opportunità” per contraddistinguere questo incontro. “Invece di spalmare la crisi su tutti sembra che questa ci sia solo per alcuni” conclude Luigi, che ammette: “L’aiuto economico senza possibilità di lavoro è inutile“.