SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Sarà la conferenza dei sindaci a scegliere la localizzazione dell’ospedale unico, ma sia chiaro che non sarà né il Madonna del Soccorso né il Mazzoni di Ascoli” parole e musica sono di Fabio Urbinati che torna a parlare di Sanità dopo settimane calde sul tema. Lo fa ribadendo come “l’orientamento della Regione non è mai cambiato rispetto a un anno fa, quando in un partecipatissimo Consiglio Comunale aperto ad Ascoli tutti erano d’accordo sull’ospedale unico” chiosa il politico sambenedettese.

In Riviera però, non tutti sono convinti che il nuovo ospedale si farà, e in tanti credono che se dovrà rimanere una sola struttura in Provincia, sarà inesorabilmente quella ascolana. “Noi in un anno e mezzo abbiamo già presentato uno “Studio di Dimensionamento” che servirà a definire quanti posti letto dovrà avere il nuovo ospedale o che tipo di prestazioni specialistiche dovrà offrire” precisa Urbinati che poi non manca di riservare qualche stoccata agli avversari politici, Movimento 5 Stelle in primis: “In questi mesi sono state dette tante inesattezze sulla sanità. Non si può dire che il punto nascite chiuderà quando non è vero, stessa cosa per l’otorino, che in questi primi mesi del 2017 ha incrementato anche gli interventi” tuona il consigliere.

Un assist inaspettato Urbinati infine lo fornisce a Bruno Gabrielli, nell’occhio del ciclone di una sfiducia politica che nasce anche anche dalla mancata convocazione del Consiglio “aperto” sulla sanità chiesto da 5 dei 21 firmatari della mozione che ieri ne ha chiesto la rimozione. Il consigliere regionale dice di “comprendere la scelta di Gabrielli, anche io mi sarei arrabbiato se mi avessero messo un Consiglio Comunale nel bel mezzo dell’approvazione del bilancio di previsione (Urbinati è stato assessore al bilancio con la giunta Gaspari come ricorderete n.d.r.)”.