SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un vero e proprio pezzo di macchia mediterranea, se così vogliamo chiamarla, sta crescendo nell’area ex Tirassegno. La zona, un tempo utilizzata come parcheggio dai bagnanti, è infatti chiusa dal 2013 e al centro, da altrettanto tempo almeno, di una disputa sulla proprietà dell’appezzamento.

Sulle recinzioni che fanno da perimetro all’ex parcheggio di via Volta campeggiano da tempo i cartelli che indicano la proprietà del Demanio Militare ma la questione non è così chiara, visto che il costruttore Felice Paolini ha sempre rivendicato dei diritti sulla zona in questione, e l’intenzione di riqualificarla, magari attraverso la costruzione di un parcheggio a pagamento. Anche la precedente Amministrazione si occupò a lungo della questione, con Giovanni Gaspari che a un certo punto paventò pure l’ipotesi di fare del terreno addirittura un parcheggio multipiano con 500 posti auto. Era il 2014 e dopo poco i propositi vennero abbandonati con Forza Italia che presentò anche un’interrogazione, a firma Pasqualino Piunti, per conoscere le intenzioni dell’Amministrazione.

Nemmeno due anni dopo (l’interrogazione fu firmata nel dicembre 2015) Piunti è passato dall’altra parte della barricata e riconosce “lo spettacolo indecoroso” fornito dall’attuale situazione dell’ex Tirassegno, annunciando anche di aver fatto “un sopralluogo giorni fa in un’area che va assolutamente pulita in vista dell’estate”. Ne va dell’immagine di San Benedetto agli occhi dei vacanzieri ovviamente, ma dare un bel “colpo di spugna” alla zona potrebbe essere più difficile del previsto.

“Riuscire ad avere le autorizzazioni per pulire potrebbe essere difficile” confessa il Sindaco raggiunto da Riviera Oggi “e per questo sto programmando un incontro col Ministero della Difesa (visto che l’area è Demanio Militare n.d.r.) per capire quello che si può fare”. Difficile dunque che l’area possa riaprire a breve e al momento si punta probabilmente a migliorarne solo l’aspetto estetico. L’incontro a Roma però, potrebbe chiarire maggiormente le idee e magari ampliare gli orizzonti di intervento sulla zona.