SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sessantaquattro bar riuniti assieme in Comune. No, non si tratta di una gara per decretare il miglior cappuccino della città o una sfida a colpi di shaker, ma una riunione col Sindaco Piunti che ha deciso di convocare in Municipio quasi tutti i bar della città per mettere sul tavolo, o meglio sul bancone, la questione “movida”.

“Abbiamo convocato 64 proprietari e gestori di bar, non solo quelli in centro, attingendo ai registri a disposizione del Comune. L’idea è quella di ribadire anche con loro la necessità di rispettare le regole” chiosa il primo cittadino. La riunione è fissata per mercoledì mattina e già oggi la Polizia Municipale ha provveduto a notificare l'”invito” ai “bar tender”. A loro il Sindaco inoltrerà le richieste e, diciamolo chiaramente, anche le lamentele dei residenti, specialmente quelli del centro che da anni soffrono alcuni aspetti molesti della movida che si sviluppa nei week-end.

Sul piatto del meeting di mercoledì finirà inevitabilmente anche un altro aspetto. Il 20 febbraio è infatti stato approvato il nuovo decreto legge sulla sicurezza urbana, che aspetta ancora la conversione in legge, ma che prefigura un deciso ampliamento dei poteri dei Sindaci su temi che possono legarsi al degrado urbano come la somministrazione di superalcolici (potrà essere vietata tout court) o lo spaccio di stupefacenti (si parla di una sorta di “Daspo” che vieti l’ingresso in locali pubblici, come le discoteche ad esempio, per chi è stato condannato per reati di spaccio e similari) assieme a una cooperazione rafforzata nei rapporti fra Prefetto e Amministrazione Comunale.

C’è chi ha parlato, anche sulla stampa nazionale, di sindaci-sceriffo ma, a quanto pare, a San Benedetto non rischiamo di vedere Piunti girare con speroni e stella sul petto, non a breve almeno. “Le nuove leggi nazionali forniscono più poteri ai Sindaci ma non vogliamo arrivare a tanto” commenta Piunti “la necessità di un incontro nasce a anche da questo, vogliamo che i bar cooperino con noi e fra loro per risolvere i problemi dei cittadini”.