SANITÀ PICENA. Pensavo di aver visto e scritto tutto dell’ospedale sambenedettese “Madonna del Soccorso”. L’inaugurazione di ieri (clicca qui) mi ha ricordato che non è così. Il  lento declino dell’ex ospedale Provinciale è oramai irreversibile. I sambenedettesi si sono rassegnati a recarsi presso il Mazzoni di Ascoli molte più volte di quanto accadeva fino all’inizio degli anni 2000, come se le malattie e le necessità mediche non fossero più le stesse di prima. Il perché è facilmente deducibile ma mi sembra troppo la perpetua presa in giro che aggiunge la beffa al danno. Ecco l’excursus per far capire meglio:

1– L’agonia dell’ospedale civile sambenedettese ha inizio con l’arrivo dei cosiddetti manager che io, con un termine forte ma molto realistico, continuo a definire ‘sicari’ di una missione della Regione Marche, che avevano il compito di farci ingoiare l’amarissima pillola a piccole dosi. Con il colpevole silenzio-assenso dei politici locali che non potevano non saperlo. Gratuito?

2– Ieri e nei giorni scorsi la ciliegina sulla torta con la richiesta dell’opposizione di convocare un consiglio comunale aperto che, secondo me, andava fatto con il Pd al potere. L’altra e ancor più clamorosa: l’annuncio di una protesta verbale e civile da parte del nostro consigliere regionale del M5S Peppino Giorgini, rivolto alla città in occasione dell’arrivo in ospedale del presidente della Regione Marche: Giorgini contro Ceriscioli: “Sambenedettesi, venite domani all’ospedale, chiediamogli quando chiuderà” il nostro titolo, questo il sommario: “Il consigliere regionale del M5S invita alla presenza durante la visita del Presidente della Regione Marche e snocciola sei domande per le quali chiederà risposta...

Nessuna domanda (neanche, a dir la verità, da chi spinge da giorni per fare un consiglio aperto sulla sanità locale), ho invece assistito ad una specie di festa con medici, infermieri, tecnici entusiasti intorno al ‘governatore’ delle Marche e, udite, udite, senza il ‘ribelle’ Giorgini o altri del M5S (“L’ho chiamato al telefono “Sto in Ancona, non posso arrivare a tutto“. Non ho infierito chiedendogli i motivi dell’annuncio di mercoledì scorso tramite stampa. Assurdo.

3-Soltanto il sindaco Piunti ha avuto il coraggio (come definirlo diversamente vista la platea) di fare obiezioni mirate ma anche molto riduttive perché si è parlato di solo presente e non di un degrado molto datato, come scrivevo all’inizio, che ci porta oggi a chiedere gli spiccioli per un territorio che ha, per la sua dislocazione (Piunti lo han ben spiegato), necessità di un nosocomio vero e più vicino. Dalla nostra ripresa video si notano molto bene due particolari che a me personalmente hanno infastidito: il sorriso di sufficienza di Ceriscioli ad ogni parola del nostro sindaco e il suo rivolgersi sempre alla direttrice Giulietta Capocasa (che si è tenuta al di fuori, giustamente) come se lui fosse all’oscuro di tutto. Stesso comportamento lo ha avuto a Comunanza quando le nostre domande sulle fermate del Freccia Bianca si facevano sempre più incalzanti.

4-Signori miei ‘chiudere la stalla quando i buoi sono fuggiti’ non ha senso. Mi riferisco alla richiesta da parte di Giorgio De Vecchis  di convocare un consiglio comunale aperto sulla sanità picena. C’è anche chi si chiede perché il Pd ha fatto orecchie da mercante. Ha chiaramente capito che sarebbe stato un vero suicidio e che la richiesta di De Vecchis avrebbe danneggiato più loro che l’attuale amministrazione. Credo che i consiglieri comunali del Pd stiano ringraziando il presidente del consiglio comunale, Bruno Gabrielli (che lo ha negato), per la sua… misericordia nei loro confronti. Non serve essere un buon intenditore per capire perché.

5– Ultimo capitolo il cosiddetto ‘ospedale di vallata‘. Lo faccio citando due nostri articoli.

9 giugno 2014: “Agostini sbrana Spacca: “Ad Ancona due ospedali, da noi nemmeno le siringhe”. 

25 agosto 2014: Sanità picena, ospedale di Vallata: bufala o realtà?, articolo nel quale l’ex presidente regionale annunciò che a breve sarebbe stata messa la prima pietra per un ospedale unico piceno alla pari di quello a sud di Ancona al quale, qualche mese prima, l’on. Luciano Agostini, quel 9 giugno 2014, aveva fatto riferimento. Era campagna elettorale.

Insomma un chiaro inganno, il presunto ospedale unico. È sempre servito per tenere buono il popolo mentre si sprecavano, nel frattempo, tanti soldi per nuovi padiglioni presso il ‘Mazzoni’ di Ascoli e per pure operazioni di maquillage nel Madonna del Soccorso, l’ultima sul reparto di Medicina, senza nulla togliere a chi lo dirige, il dottor Pierangelo Santori, per il quale ho grandissima stima.

A questo punto penso che è giusto così perché qui al sud delle Marche esistono due fattori negativi che ne determinano il degrado:

a) i politici nostrani che finora hanno mirato più agli interessi personali che a quelli comunitari b) un immotivato complesso di inferiorità che ieri Pasqualino Piunti ha cercato di superare ma, sarà per un linguaggio più ‘semplice’ e moderato (mi ci metto anch’io) rispetto al più spigliato e sofisticato parlare marchigiano-romagnolo e per una platea ‘festante’  e ‘timorosa’ dell’autorità superiore, non c’è riuscito in pieno. Mi sono messo nei suoi panni ed ho capito molto bene il suo leggero imbarazzo. Anche da questo concetto era partito il mio urlo “svegliamoci” nel settimanale in edicola.

Ci sarà chi mi darà del ‘populista’ ma ormai è una moda mettere all’angolo con il termine ‘populismo’ chiunque accenna a fare gli interessi della gente. Colpa anche di certa stampa che ci ha abituati a considerare il potere intoccabile ritenendo di serie C il popolo e di serie A la politica qualunque sia il suo comportamento.

Chiudo sull’ospedale di vallata con due considerazioni, di un ascolano e un sambenedettese, i quali per motivi opposti hanno detto la stessa cosa: La verità:

Giampy12 (da Ascoli) a commento diNuove tecnologie dell’Area vasta 5: “Più personale, più tecnologia, più investimenti”
«Ottimo! Spero che questo sia il segnale da seguire per avere un “ospedale unico” efficiente al servizio di tutto il territorio Piceno. Il Mazzoni sarà punto di riferimento per la provincia come il Torrette lo è per la Regione. Inutile, superfluo e aggiungerei folle pensare ad un investimento di milioni di euro che andrebbero tolti all’acquisto di macchinari di ultima generazione, per creare uno scatolone vuoto qualche chilometro a valle. Il Mazzoni, strutturalmente già all altezza per ricoprire tale ruolo, è baricentrico per il territorio e raggiungibile in 15/20 minuti sia dall interland che dalla costa»

Mario Narcisi con una Lettera al nostro giornale

“Caro Direttore Nazzareno, sai come la penso in materia di Ospedale ma quando è troppo è troppo!
“Tutta la mia solidarietà al sindaco Pasqualino Piunti, messo a giro nel penoso teatrino inscenato in Ospedale, per l’inaugurazione della nuova veste del Reparto di Medicina (a SBT solo opere di maquillage), dal presidente Ceriscioli, dal Direttore AV5 Giulietta Capocasa e dal Direttore Asur Marini, i quali, seppure avessero capito bene cosa volesse dire il Sindaco, si prendevano gioco di lui e conseguentemente della città e dei sambenedettesi. Era chiaro cosa volesse dire il Sindaco ma loro saccentemente non hanno avuto pazienza di ascoltarlo e di capirlo. Invito tutti ad riascoltare il filmato. Ceriscioli & Co. non possono fare i furbetti e i saccenti con persone non bene informate. Che si confrontino con gli addetti ai lavori! (Lì però c’erano ed hanno fatto scena muta. Ndd). Spero che questo episodio riprovevole sia lo spunto per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla scarsa considerazione  che la Regione in materia di sanità ha nei confronti di questo territorio del sud delle Marche (AV5)”
Cordialmente, Dott. Mario Narcisi, ex Direttore del DEA dell’Ospedale di SBT e Rappresentante provinciale AAROI.

Non poteva mancare la perla finale: il direttore Asur ha concluso con queste parole la nostra ripresa video: “Caro Piunti inseguiamo gli stessi obiettivi“. Non ho parole.