SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Noi, i retrocessi di Serie B”: attacco frontale del consigliere regionale del M5S Peppe Giorgini sul tema della Sanità. L’esponente pentastellato invita, anzi “convoca tutti i sambenedettesi, senza distinzione politica, giovedì 9 marzo alle 13 in ospedale per porre queste (leggi dopo, ndr) e altre domande sul tema sanità e per chiedere a Ceriscioli quanto ancora dovrà durare l’agonia del loro Ospedale”.

Il consigliere regionale aggiunge: “Proveniente da Ascoli e probabilmente dopo un passaggio ad Offida, il Presidente della Regione Marche verrà all’Ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto a inaugurare qualche altra “opera” d’arte come la pseudo risonanza magnetica per i retrocessi in serie “B”. Per ora. Il M5Stelle di San Benedetto del Tronto invita tutti i cittadini sambenedettesi a farsi trovare nell’atrio principale dell’ospedale, attendere la conclusione dei tagli di nastro, ringraziare Ceriscioli per le opere inaugurate e successivamente – con la cortesia e la cordialità che contraddistingue chi vive nella nostra splendida città – porre al Presidente della Regione le seguenti semplici domande”.

Di seguito l’elenco dei quesiti posti da Giorgini:

1. “Dov’è finita l’Utic (unità di terapia intensiva cardiologica)? Se, com’è vero, non esiste più, cosa consiglia di fare il nostro Presidente a chi ha un attacco cardiaco a qualsiasi ora del giorno e della notte?”

Dove sono finiti gli specialisti otorino e oculisti reperibili nelle ore notturne? Cosa deve fare chi ha un problema acuto a un occhio, un orecchio o alla gola durante la notte?”.

3. “Aspetterebbe egli nella sala d’attesa del Pronto Soccorso 14-18 ore prima di essere visto da un medico, cosi come avviene a San Benedetto?”

4. “Aspetterebbe egli un anno dopo una prenotazione Cup prima di poter essere visitato da un cardiologo o da uno pneumologo?”

5. “Non sarebbe meglio che il Presidente venisse a inaugurare percorsi per la salute che funzionano e che cambiano davvero le sorti dei cittadini invece di continuare a tagliare nastri di opere edili, murarie, conclusione di costosi cantieri, che poi non forniscono garanzia di funzionamento (vedasi sale operatorie di Ascoli, che seppur nuove sono costate 5 milioni di euro e si riempiono d’acqua, quando piove)?”

6. “E poi, per concludere, la domanda finale. Dica chiaramente a tutti i cittadini Sambenedettesi: quando verrà chiuso l’ospedale Madonna del Soccorso?”