GROTTAMMARE – Don Luigi Ciotti ha incontrato nei giorni scorsi a Grottammare i rappresentanti del coordinamento regionale e di quello provinciale di “Libera”, che si erano dati appuntamento con le associazioni aderenti e alcuni componenti dell’amministrazione comunale per definire gli ultimi dettagli organizzativi della 22ma Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie, in programma, per l’edizione marchigiana, a Grottammare il 21 marzo.

E’ stato proprio Don Luigi Ciotti a ricordare ai presenti perché sia nata e sia tanto importante questa ricorrenza, non solo per “Libera” ma anche per tutta la società civile: “Abbiamo un debito con chi è stato assassinato, se non sentiamo che quei proiettili hanno colpito anche noi la nostra memoria diventa retorica”.

Il “21 marzo” nasce nel 1996 per fare memoria di coloro che hanno perso la vita a causa della violenza della criminalità organizzata, ma con la volontà forte di declinare questa memoria in un impegno concreto per trasformare la domanda di cambiamento che viene da tutto il Paese in un cambiamento reale della società.

Ogni anno contemporaneamente in diverse città, nello stesso momento, viene letto un elenco di circa novecento nomi di vittime: vedove, figli senza padri, madri e fratelli; i parenti delle vittime conosciute, quelle il cui nome richiama subito un’emozione forte. E ci sono i familiari delle vittime il cui nome dice poco o nulla. Per questo motivo è un dovere civile ricordarli tutti.

“Ognuno di noi deve chiedere conto della propria parte di responsabilità” poiché “nessuno è insostituibile ma nessuno può agire al posto nostro”, ha precisato ancora Don Ciotti,  esortando a lavorare insieme, con responsabilità, affinché la democrazia offra realmente quella giustizia e dignità umana in risposta ai problemi che maggiormente animano le pagine dei giornali in questo periodo: “i migranti, i giovani, i quattro milioni di italiani che vivono in condizioni di povertà assoluta”.

“Grottammare 21 marzo 2017” è dunque un’occasione per far emergere queste volontà, nell’obiettivo di “saldare insieme legalità e responsabilità per costruire civiltà e diritti”.

All’incontro hanno preso parte anche Paola Senesi referente del coordinamento Libera Marche e Maria Chiara Di Vita del coordinamento provinciale, oltre ad alcuni amministratori e al sindaco Enrico Piergallini.

Il programma della Giornata, per la quale si stima una presenza di circa 2000 persone , verrà reso noto la prossima settimana, nel corso di una conferenza stampa in programma il 14 marzo, nella Sala di Rappresentanza di Palazzo Ravenna, alle 11.30.