MARTINSICURO – Dopo il comunicato congiunto di Alduino Tommolini e Massimo Vagnoni con cui veniva puntato il dito contro la giunta Camaioni, rea, secondo i due consiglieri, di aver bocciato la proposta di un servizio di vigilanza privata nelle zone più a rischio della città, arriva puntuale la risposta dell’amministrazione.

“Continuiamo a mantenere un profilo contenuto rispetto alle vicende che interessano coloro che sono impegnati a definire le proprie posizioni in questo periodo di avvicinamento alla tornata elettorale – si legge in una nota –
Questo non perché non ci si stia muovendo in tal senso, ma perché in primo luogo rimaniamo comunque impegnati nella risoluzione delle problematiche amministrative che riguardano la nostra città, in secondo perchè non vorremmo essere di disturbo alle manovre che gli organi di stampa riportano e che stanno già fornendo una visione davvero deludente delle prospettive future, visto che a quanto pare l’unica preoccupazione di chi da sempre vive la politica come fine a se stessa è impegnarsi solo per una eventuale vittoria senza preoccuparsi se per questo serve scendere a patti anche con persone o gruppi con cui poi sarà impossibile amministrare. Ci spiace solo che a pagare le conseguenze di questi atteggiamenti potrebbero essere i cittadini.

Ancora una volta, ci tocca leggere dichiarazioni che tendono a distorcere la realtà delle cose e quindi riteniamo di dover fornire una replica adeguata.

Su quanto detto dai consiglieri Vagnoni e Tommolini circa le risultanze della commissione sicurezza, va precisato che questa commissione è stata istituita nonostante che fosse pervenuta una nota ufficiale della Prefettura che la definiva inutile in quanto la questione sicurezza è materia che segue esclusivamente lo Stato per il tramite delle forze dell’ordine. Questo a dimostrazione di come da parte della nostra maggioranza ci sia sempre stata piena disponibilità a collaborare a 360 gradi.

In relazione allo stanziamento dei fondi, è stato chiarito fin dall’inizio che per l’anno passato non sarebbe stato possibile prevederne, in quanto la commissione è stata istituita a fine anno con il bilancio oramai quasi completamente impegnato. Naturalmente chi riveste il ruolo di consigliere di minoranza può continuare a dire che nel caso di specie avrebbe trovato il modo per provvedere, ma tanto si sa che non deve farlo, per cui è tutto molto più semplice. Va aggiunto, inoltre, che quando si è trattato di definire la possibilità di dare incarichi per un eventuale piano sociale o di sentire gli uffici per valutare l’ipotesi di attingere da capitoli di bilancio legati alla Polizia Locale, si era definito in commissione che il presidente avrebbe dovuto interessarsi della cosa, ma quest’ultimo, purtroppo, si è ben guardato dal procedere in tal senso.

Per quanto riguarda il tema della vigilanza privata, per la maggioranza è stato sempre chiaro come non fosse opportuno incaricare una società di effettuare servizi di controllo in auto a spese del Comune, delimitando l’area di intervento alla sola zona industriale e questo perché non è il caso che attraverso l’impiego di risorse pubbliche si vada a garantire un servizio solo ad un limitato gruppo di privati. Inoltre, leggiamo di una cifra di circa 5.000 Euro mensili per tre mesi, ma non ci risulta che da parte degli uffici ci siano state richieste di preventivi per cui supponiamo che questo importo scaturisca da qualche sondaggio effettuato personalmente non si capisce bene da chi.

Altro discorso merita l’incarico ad una società di vigilanza per predisporre una macchina che potesse effettuare giri di controllo su aree pubbliche ben definite. Questo tipo di iniziativa è stata già sperimentata da Comuni limitrofi e si era chiesto in commissione una verifica sulle risultanze ottenute in seguito a questi esperimenti. Ovviamente questo sarebe risultato difficile, ma da una veloce lettura degli articoli di stampa degli ultimi due mesi è facile verificare come, purtroppo, nessuna cittadina della nostra zona sia stata risparmiata dal proliferare di furti o di atti vandalici ad opera di ignoti. Nemmeno quelle che hanno optato per investire ingenti somme in progetti simili a quelli proposti dalla minoranza martinsicurese.

Questo per affermare, come siamo abituati a fare da tempo, che prima di spendere risorse pubbliche ci preoccupiamo dei risultati che queste spese porteranno mentre, a quanto pare, qualcuno si preoccupa del ritorno di immagine anche se poi, con un filino di ipocrisia, è portato a sostenere il contrario.

Per quel che riguarda, infine, il tema del controllo sulle residenze, l’argomento non è stato oggetto di specifiche proposte in commissione, ma vorremmo tranquillizzare i Consiglieri sul fatto che fin dal nostro insediamento tali controlli sono stati progressivamente intensificati, naturalmente le modifiche normative intervenute negli ultimi tempi rispetto al loro rilascio non aiutano ma il lavoro continua senza soste.

Chiudiamo con qualche dato ufficiale, naturalmente non per sostenere che Martinsicuro sia un’isola felice o che la nostra Amministrazione sia brava, ma solo per dare l’idea che cinque anni di impegno congiunto con tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine, che non smetteremo mai di ringraziare per il loro lavoro puntuale sul territorio, hanno prodotto dei risultati che sicuramente non rappresentano un traguardo, ma comunque fotografano una realtà che si vorrebbe celare dietro post sui social o dietro comunicati pieni di inesattezze e mezze verità.

A Martinsicuro, nel 2013 i reati erano 1266, nel 2014 sono stati 977, nel 2015 sono scesi a 888 e nel 2016 vi è stato un ulteriore calo a 738. Nello specifico i furti sono passati dai 571 del 2014 ai 423 del 2016: il tutto in costanza di denunce. E’ il caso che per la campagna elettorale si cerchino altri argomenti”.