SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il 16 febbraio scorso l’opposizione ha chiesto la convocazione di un Consiglio Comunale “aperto” sul tema ospedale. I 5 consiglieri firmatari (Mandrelli, Pellei, Curzi, Sanguigni e il proponente De Vecchis) sfruttavano l‘articolo 76 del regolamento sul funzionamento dell’assise che permette la convocazione del Consiglio su richiesta scritta di un quinto dei membri d’assise (al comma 2 n.d.r.). Lo stesso articolo, al comma 3, fissa poi un termine massimo di 20 giorni dal momento in cui è partita la richiesta per la celebrazione del Consiglio stesso (ricalcando in questo senso le disposizioni del Tuel).  

I 20 giorni, per la cronaca, scadono mercoledì prossimo, ma secondo l’articolo 80 dello stesso regolamento ogni seduta va convocata almeno 5 giorni prima della celebrazione. A questo punto basta un bambino di 6 anni per capire che siamo fuori tempo per veder celebrato il Consiglio Comunale aperto entro i 20 giorni dalla richiesta e l’8 marzo, in Comune, si celebrerà al massimo la festa della donna e nient’altro. Bruno Gabrielli dunque, a meno di una convocazione d’urgenza, non ha recepito la richiesta dell’opposizione e questo è un fatto che ai proponenti è andato di traverso. Specialmente a Giorgio De Vecchis che l’iniziativa l’ha partorita.

“La Convocazione del Consiglio Comunale è un compito fondamentale del presidente” tuona il Consigliere raggiunto da Riviera Oggi “Gabrielli non può fare come si pare, lui poi, che parla sempre dell’importanza di rispettare le leggi sta contravvenendo ai doveri che gli impone il Tuel” tuona il politico che poi non risparmia qualche osservazione indirizzata all’esponente di Forza Italia: “Avrei capito se magari mi avesse chiamato, ma ha completamente ignorato la richiesta comportandosi come un “dominus“, a volte sembra che rivesta la carica di ‘super’ assessore.”

De Vecchis a questo punto illustra anche le prossime mosse: “Aspetterò il 20° giorno e poi sarò costretto a informare il Prefetto che diffiderà il Presidente del Consiglio e se necessario ha anche il potere di agire in maniera sostituiva dei suoi compiti” . Nonostante De Vecchis sembri avere un orizzonte d’azione abbastanza limpido, non mancano ancora le perplessità nella testa del politico: “Ancora non riesco a capire il perché di questo comportamento visto che la legge fornisce un termine perentorio, non dà mica una facoltà” chiosa il politico.