SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Le lezioni inizieranno mercoledì 15 marzo; un fitto programma di teoria, ma soprattutto pratica, tra fornelli e tanti assaggi gustosi. In questo modo l’Accademia Chefs di San Benedetto parteciperà al progetto promosso dagli enti SPRAR e Caritas, per l’integrazione e la formazione professionale.

Un corso di cucina della durata di un mese, interamente gratuito, che verrà offerto agli affiliati delle organizzazioni benefiche desiderosi di inserirsi velocemente nel mondo del lavoro. Sono previsti circa trenta iscritti; nel corso dei vari incontri impareranno ad affinare la preparazione delle loro pietanze preferite, e allo stesso tempo verranno iniziati alla migliore tradizione culinaria italiana, partendo dalla preparazione della pasta all’uovo per arrivare a creazioni da veri gourmet.

L’Accademia Chefs metterà a loro disposizione le migliori attrezzature: proprio in questi giorni, infatti, sarà aperta una nuova aula/laboratorio, completa di cucine e di strumenti telematici per la parte teorica.

Gli aspiranti cuochi hanno già assistito alla conferenza stampa di presentazione del corso, che si è svolta il 3 marzo nel Comune di Grottammare. Una classe che promette di essere molto variegata, ricca di immigrati provenienti da tutto il mondo: Gambia, Senegal, Pakistan, ognuno con una storia da raccontare ed un ricco repertorio di pietanze tipiche, da conoscere e gustare. Il corso, però, sarà rivolto allo stesso modo a italiani disoccupati, desiderosi di migliorare il proprio curriculum.

Il corso non fa distinzioni tra italiani e stranieri” spiega il sindaco Piergallini “perché tutti coloro che vivono in Italia hanno eguali diritti ed opportunità lavorative. Considero l’associazione tra Caritas e SPRAR un esempio ben riuscito di accoglienza e aiuto concreto contro la disoccupazione.

Il corso di cucina non è il primo progetto nato dalla collaborazione Caritas-SPRAR. Entrambi gli enti hanno già messo in comune volontari e risorse per iniziative simili, con buoni risultati. Mentre la Caritas Diocesana si occupa di beneficenza e assistenza sociale in generale, la SPRAR si concentra su rifugiati e richiedenti asilo, offrendo assistenza sanitaria, psicologica e servizi per la formazione professionale. Due servizi benefici che hanno assunto un’importanza fondamentale con la recente ondata migratoria.

Il corso durerà 42 ore. Durante l’ultima lezione, il 10 aprile, gli allievi cucineranno un pranzo completo che verrà offerto alla stampa e agli altri presenti, i quali saranno tenuti ad esprimere il loro giudizio.