SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Gli albergatori mettono tutto sul piatto. Non stiamo parlando di qualche menù allettante di pesce da offrire ai vacanzieri ma della politica di promozione turistica, per l’estate 2017, ormai alle porte, e soprattutto per quella del 2018. Questo infatti il contenuto dell’incontro del 3 marzo fra Assoalbergatori “Riviera delle Palme” e l’Amministrazione, presente con gli assessori Pierluigi Tassotti e Filippo Olivieri.
Turismo tra fiere e…Instagram.
Si parte da una presenza potenziata nelle fiere di settore con l’Assoalbergatori che nel 2017 sarà presente a “23 fiere rispetto alle 10 di media degli scorsi anni, 1500 fra opuscoli e cataloghi distribuiti finora e un incremento delle visite del 5% rispetto algi scorsi anni” sono alcuni dei numeri che snocciola Andrea Perugini, direttore dell’Associazione Albergatori.
E le novità per il 2017 non finiscono qui. Confermato ad esempio il concorso Instagram che raccoglie le migliori foto scattate dai turisti e che nel 2016 ha raggiunto il traguardo ragguardevole “dei 1523 post sui social” racconta Gaetano De Panicis, presidente dell’Assoalbergatori Riviera Delle Palme. “Quest’anno l’hashtag sarà #rivieradellepalme2017” svela De Panicis, per un concorso che l’anno scorso ha premiato il miglior fotografo “fai da te” con un iPad messo a disposizione dagli Hotel.
Nel 2018 divorzio da Booking.
Il progetto più grosso però riguarda il 2018 che prospetta un divorzio fra gli alberghi sambenedettesi e Booking.com, colosso americano con sede in Olanda che controlla praticamente tutto il mercato delle prenotazioni on line. “Il 90% delle prenotazioni vengono dal web e il distacco da Booking non potrà che essere graduale” chiosa ancora De Panicis.
L’idea è però quella di lanciare un portale autonomo, che consenta di promuovere San Benedetto a livello turistico fornendo un’alternativa a Booking, che costa agli albergatori sambenedettesi qualcosa come 15mila euro all’anno di media, ciascuno, in termini di commissioni. Nascerà così “bookingsanbenedetto.it”, un sito, un portale autonomo della città e degli hotel in particolare che fornisca informazioni sulle bellezze del posto e che consenta al turista, come al cliente di un ristorante, di “ordinare” una stanza mentre sfoglia le foto.
Il problema in questo caso sono i fondi. Servono infatti “dai 30 ai 35mila euro all’anno” per portare in vita bookingsanbenedetto spiega Giulio Brandimarti, il consulente Marketing che ha partorito l’idea. Probabilmente qualcosa verrà anche chiesto al Comune che però, a livello di casse, piange e allora Pierluigi Tassotti, presente all’incontro, mette le mani avanti: “Questo è un grande strumento per far fare il salto di qualità a livello di immagine alla città” chiosa l’assessore al turismo, “ma il mio budget non permette al momento di contribuire pesantemente”. Questo uno dei motivi per cui il progetto vedrà la luce, se non ci saranno intoppi, solo nel 2018.
Lascia un commento
Spesso chi va in vacanza cerca direttamente su booking non inserisce sicuramente hotel San benedetto del tronto. É un rischio grosso cioè quello di tagliarsi fuori totalmente dal turismo su internet. In media quei 15 mila euro sono assolutamente ben spesi.
Da osservatore esterno noto che a San Benedetto si è messa da qualche tempo la retromarcia!
Quale sarebbe il vantaggio di rinunciare ad una piattaforma ben consolidata e conosciuta in tutto il mondo per investire su di una più piccola ed autoreferenziale!?
Ai posteri l’ardua sentenza!
Tema Fiere, mi piacerebbe capire per prima cosa, quale prodotto turistico si porta in fiera, a quale target ci si rivolge e quali sono le competenze che sono a queste fiere. Poi si dovrebbe capire che se c’è di mezzo un contributo pubblico, si devono rendicontare i risultati di queste fiere, Tema Instagram, idea copiata da quella dell’APT di due anni fa, all’epoca criticata, ma poi copiata se questo è il livello dal mondo social non si potrà mai ricavare molto. Tema OTA: Booking ha una quota di mercato in concorrenza con quella di Expedia, quindi sono due le piattaforme… Leggi il resto »
Roba da matti! Dovremmo pensare a ristrutturare le strutture, destagionalizzare il turismo o togliere quel senso di decadenza che si respira ovunque anziché andare dietro a progetti provinciali e inutili. Pensano davvero di raggiungere milioni di contatti investendo 30mila euro l’anno? Un altro passo verso il declino….