ANCONA – Dare forma ad una rete ciclabile regionale che, a regime, interconnetterà i percorsi ciclabili urbani, l’asse adriatico, i parchi delle Marche, le direttrici fluviali trasversali (Foglia, Metauro, Cesano, Misa, Esino, Musone, Potenza, Chienti, Tenna, Ete Vivo, Aso, Tronto), percorsi tematici (turismo, spiritualità, cultura), tracciati ciclabili lungo gli assi ferroviari dismessi o paralleli ai tracciati esistenti.

E’questo l’obiettivo di una deliberazione recentemente approvata dalla giunta regionale, su iniziativa dell’assessore al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni. Il provvedimento riguarda l’azione specifica “Cicloturismo” nell’ambito della valorizzazione turistica dei cluster attraverso interventi ed eventi di qualificazione dei prodotti e dei territori. In particolare, vengono definiti i criteri per l’ammissione dei progetti di realizzazione di percorsi ciclabili che i Comuni singoli o associati potranno presentare per acquisire un contributo massimo di 600 mila euro ( o l’80% del costo del progetto) con un cofinanziamento del 20 % . La dotazione finanziaria del bando che uscirà a breve è di 2 milioni di euro e la graduatoria resterà aperta per consentire il finanziamento dei progetti attraverso ulteriori risorse europee.

“Il prodotto turistico legato al Bike – ha spiegato l’assessore Pieroni – ricopre un’importanza strategica per lo sviluppo dell’offerta relativa al cluster Parchi e Natura Attiva. Questa azione rappresenta la prima concretizzazione di quanto ci eravamo proposti integrando gli assi di sviluppo delle ciclovie, dei percorsi ciclabili e cicloturistici per creare una rete regionale connessa che sia funzionale alla domanda cicloturistica”.

Si tratta pertanto di valorizzare gli itinerari cicloturistici del territorio attraverso interventi di integrazione e completamento dei percorsi esistenti al fine di realizzare una rete regionale di percorsi ciclabili fruibili dai turisti e dai cittadini.

“Tra l’altro – prosegue Pieroni – il cicloturismo costituisce un’attività virtuosa che ben si interseca con la mobilità alternativa su cui i territori sono fortemente impegnati per contribuire la riduzione del traffico e favorire una mobilità che rispetti la qualità dell’aria e la vivibilità dei centri urbani e in sostanza si avvierebbe un virtuoso sistema di turismo e mobilità sostenibile. Il presupposto per la realizzazione di questa rete regionale ciclabile è individuare sui territori percorsi ciclabili con una valenza prevalentemente turistico-culturale, capaci quindi di mettere in relazione l’aspetto della mobilità con quello legato all’offerta turistica e alla valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico che caratterizza la nostra regione”.

Da recenti incontri con diversi soggetti pubblici e privati è emerso un notevole interesse ad avviare una progettazione relativa allo sviluppo del cicloturismo. L’atto approvato prevede anche dei criteri di priorità che corrispondono alle direttrici fluviali, alle linee ferroviarie esistenti e/o dismessi, le antiche vie della spiritualità, le vie dei Parchi.

Sono inoltre previsti criteri di premialità per i progetti che collegano circuiti ciclabili già esistenti;

alto grado di cantierabilità dell’intervento; un cofinanziamento aggiuntivo da parte del beneficiario rispetto a quello già previsto dall’atto; uno stato di avanzamento elevato del livello progettuale;

o progetti che prevedono un’analisi dei costi e delle modalità per la manutenzione.