TERAMO – Come accaduto per i primi cittadini del Piceno, la Provincia di Teramo sulla base di quando stabilito con il deliberato dell’Assemblea dei Sindaci il 13 febbraio, ha convocato tutti per giovedì 23 febbraio alle ore 10.30 per definire modalità e contenuti della manifestazione che dovrebbe svolgersi a Roma il prossimo 2 marzo con l’obiettivo di richiamare l’attenzione del Governo, del Parlamento e dell’opinione pubblica rispetto alle emergenze che sta vivendo il territorio teramano.

“Questa è una battaglia di tutti altrimenti si perde. Interessa tutti i Comuni del teramano perchè le emergenze delle aree interne e della montagna si riversano con effetti negativi anche sulla costa: basta pensare al turismo ma anche alle numerose implicazioni socio urbanistiche di questo esodo dei paesi dell’entroterra – spiega il presidente Renzo Di Sabatino che aggiunge – Ed è una battaglia le cui ragioni, comprensibilmente, potrebbero non essere così scontate per altri territori del Centro Italia danneggiati dal sisma. E’ indispensabile, quindi, coinvolgere tutti i livelli istituzionali e l’opinione pubblica più ampia. C’è un tema centrale che ci unisce tutti: la fragilità della nostra terra e la fragilità e le contraddizioni del modello di sviluppo. Per affrontarlo ci vogliono strumenti, finanziari e legislativi, disegnati su misura proprio per evitare di sprecare risorse, come già accaduto in passato, riparando i danni ma non le cause. Una battaglia di rigore che dobbiamo far comprendere partendo dal rigore delle nostre motivazioni”.

Al centro delle richieste la revisione del cosiddetto Decreto Sisma che attualmente, nel suo processo di conversione in disegno di legge, è all’esame della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati.