SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nel novembre 2015 Gianluca Vialli torna a Bogliasco (sede degli allenamenti della Sampdoria) e davanti ai giornalisti parla, fra le altre cose, del suo rapporto con Walter Zenga, in quel momento allenatore dei blucerchiati. Perso fra i ricordi, l’ex bandiera sampdoriana, raccontò: “Walter è un fratello per me. Il primo goal nella  mia carriera professionistica l’ho fatto a lui in un Cremonese-Sambenedettese 3-1 e lui naturalmente protestò perché credeva che fosse stato un goal irregolare.” QUI SOTTO la video intervista reperibile sul canale YouTube della Sampdoria, in cui Vialli cita quell’aneddoto dal minuto 3.05.

In realtà Gianluca Vialli non segnò il primo gol tra i professionisti a Walter Zenga, né tantomeno alla Samb. Il primo gol in carriera infatti lo mise a segno l’11 ottobre 1981 durante un Cremonese-Reggiana 3 a 0, gara valida per la quinta giornata della Serie B 1981-82. LEGGI QUI.  Quello segnato alla Samb, e a Zenga, fu solo il terzo della sfolgorante carriera di Vialli e fu realizzato in un Cremonese-Samb che però non finì 3 a 1 come ricorda l’ex calciatore ma bensì 2 a 0 per i lombardi. Un vuoto di memoria certamente perdonabile per un attaccante che in carriera ha segnato un totale di 275 gol fra nazionale e squadre di club.

Quella dello stadio “Zini” contro la Samb di Sonetti fu però certamente la prima volta che Gianluca Vialli  “infilò” Walter Zenga, da lì a poco suo compagno di nazionale con l’Under 21 di Azeglio Vicini e avversario di mille battaglie in Serie A. E grazie all’archivio de “L’Espresso Rossoblusiamo in grado di raccontarvi anche come andò di preciso.

E’ il 21 febbraio 1982, esattamente 35 anni fa, e la Samb capitanata da Luigi Cagni si presenta a Cremona orfana del suo allenatore Nedo Sonetti, espulso nella gara precedente contro il Pescara e sostituito in panchina dal vice Aldo Sensibile. Il Cremona di Guido Vincenzi, che da lì a poco  sarà esonerato per far posto in panchina ad Emiliano Mondonico, schiera in attacco assieme all’esperto Sauro Frutti, il 17enne cremonese doc Gianluca Vialli.  E il ragazzino gioca una gran partita: al 38′ si procura un rigore (poi realizzato da Finardi) che L’Espresso definisce “assurdo” per la decisione arbitrale e al 64′ segna il raddoppio che Nazzareno Perotti raccontava così in quella lontana domenica: “Frutti commette un netto fallo in area di rigore su Pietrangeli. Tutti si fermano e Vialli segna. Il comico Polacco (l’arbitro Lucio Polacco di Conegliano n.d.r.) convalida”. Guarda gli ESTRATTI de “L’Espresso Rossoblu” di quel 21 febbraio con Pino Perotti che titolò “FURTO POLACCO A CREMONA” per stigmatizzare le decisioni arbitrali di quella domenica.

La dinamica della rete sembra coincidere con i ricordi dell’ex calciatore di Samp e Juve che racconta infatti di un gol contestato come in effetti accadde. Restano le differenze fra la carta stampata dell’epoca e i ricordi di 35 anni fa di Vialli, ma in nessun’altra occasione, se non quel 21 febbraio 1982, Walter Zenga giocò a Cremona con la maglia della Samb. Il “portierone” infatti tornò all’Inter la stagione successiva mentre Vialli, che alla Samb segnò anche due anni dopo (Cremonese-Samb 2 a 1 del 2 ottobre 1983 n.d.r.), lasciò la sua Cremona nell’estate del 1984, chiamato alla corte genovese di Paolo Mantovani. 

Insomma la memoria dei calciatori, specialmente di quelli che di gol ne hanno fatti a valanghe, può essere fallibile. Cercare di ricordare certe storie e aneddoti però non è utile solo a rinfrescare loro le idee, ma è anche e soprattutto un’occasione per restituire un’istantanea di quella che è stata la storia di club come la Cremonese e la Samb, che oggi galleggiano in Lega Pro magari, ma che alla storia del calcio italiano hanno regalato, grazie alle loro scuole di formazione, più di un campione.