SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’opposizione ha chiesto, un paio di giorni fa, la convocazione di un Consiglio Comunale aperto per parlare dell’Ospedale di San Benedetto. CLICCA QUI

I più attenti però avranno notato che fra i firmatari della richiesta non c’è nessun appartenente al Partito Democratico, particolare che forse ha gettato in qualcuno il seme del sospetto. Magari il Pd si è tagliato fuori, avrà pensato qualcuno, e magari lo ha fatto per questioni di “casacca” visto che il Governo della Regione, massima autorità nonché obiettivo di ogni critica sul tema, è anch’esso democratico.

In effetti la politica tende sempre a essere un “habitat” idilliaco per il “pensar male”. Non sappiamo però se in questo caso sia “peccato” oppure no. Provando a ricostruire la vicenda l’esclusione del Pd dall’iniziativa potrebbe anche essere casuale. Per una volta.

Per onore di cronaca infatti, la mozione che chiede l’assise aperto ai cittadini nasce da un’iniziativa di Giorgio De Vecchis che sfrutta l’articolo 76 del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, il quale prevede che la convocazione debba essere richiesta da almeno cinque consiglieri. La raccolta delle cinque firme è poi arrivata materialmente nel pomeriggio del 15 febbraio, in occasione della riunione della Commissione Bilancio, a cui hanno partecipato tutti e cinque i firmatari della mozione (De Vecchis, Pellei, Curzi, Mandrelli e Sanguigni n.d.r.).

E a sentire la stessa Flavia Mandrelli, nostra ospite ieri pomeriggio, non ci sarebbe alcun retroscena succoso. Per una volta almeno. “Non penso che sia un fatto voluto, De Vecchis ha chiamato me e chiesto se volevo firmare assieme ai colleghi” rivela la Consigliera,”non credo ci sia  nulla dietro, secondo me ha pensato semplicemente che gliene bastavano cinque e magari non ha trovato Antimo Di Francesco ed è andato a colpo sicuro con i presenti”.

E in effetti il capogruppo Pd Di Francesco alla commissione del 15 febbraio, in cui sono arrivate le firme, non era presente. Anche se  presente era Tonino Capriotti, che ne è addirittura presidente. Che facciamo, pensiamo male oppure no?