SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dalla rotatoria ai sindaci donatori, l’impegno del Comune di San Benedetto verso l’Avis continua.

I dati parlano chiaro: nonostante la lieve diminuzione di donazioni, il numero dei donatori tra il 2015 e il 2016 è aumentato di 95 unità passando da 1804 a 1899. La categoria più numerosa si conferma quella tra i 36 e 55 anni, con 754 donatori.

Soddisfazione per la sinergia emerge dalle parole del sindaco Pasqualino Piunti: “Talvolta si guarda solo alla malasanità. Ci sono carenze ma le realtà eccellenti come questa meritano di essere conosciute“.

Tante sono le eccellenze in gioco. Prima tra tutti l’esperienza e la professionalità di Mari Antonietta Lupi, direttore di medicina trasfusionale per l’Area vasta 5. Alla dottoressa spetta l’onore e l’onere di spiegare alcune interessanti novità: “Abbiamo dovuto aumentare la quantità di plasma per ogni donazione. Siamo arrivati a 600 ml netti in modo da avere sufficiente plasma riducendo il numero di prelievi“. “La mandata a casa degli esami – prosegue il medico – verrà superata con un’app per smartphone. Così il donatore potrà accedere agli esami, ai suoi dati e alle date delle raccolte future”. Buoni i risultati: “La raccolta di sangue e plasma si è mantenuta costante ma per il 2017 abbiamo aumentato la richiesta di sangue intero di circa 2000-2500 sacche perché siamo convenzionati con l’Abruzzo che ne è carente”.

L’Avis rafforza la sinergia anche con il mondo sportivo. Il giovane presidente dell’Avis Grottammare Mirco Piersimoni spiega infatti che “sport e Avis rappresentano inclusione, solidarietà e stile di vita sano“. Proprio su questo punto interviene la gloria del rugby Pierluigi Camiscioni: “Giusto, importante e bello vedere l’unione tra lo sport, il Comune e questa associazione. Così possiamo inserire i giovani nella sportività e nella buona educazione. “.

Presente anche Domenico Piunti in rappresentanza dell’Avis atletica. “Ringrazio l’Avis donatori di San Benedetto che è molto vicina nella nostra associazione per la sponsorizzazione e nella gara che organizziamo a marzo”. “Ringrazio per la vicinanza dell’Avis e per il suo supporto morale ed economico. La prerogativa è avvicinare i giovani e le persone alla donazione”. “L’amministrazione è molto vicina a noi – conclude Piunti – la rotonda davanti al comune è un bigliettino da visita per la città e il logo dell’Avis lo portiamo sulle nostre divise ogni domenica in giro per l’Italia a gareggiare e sui borsoni veicolando il messaggio che deve trasparire: donare con il cuore. Promuovere questo gesto affiancato ad uno stile di vita sano”.

“Abbiamo iniziato a parlare ai ragazzi delle scuole lo scorso anno con il progetto Io non rischio – conclude Piersimoni – si tratta di un corso di formazione contro il rischio alluvione.

I progetti dell’Avis non si fermano qui: grazie al presidente provinciale Dino Lauretani sono stati raccolti 205 mila euro per Arquata e per un poliambulatorio”.