FEDELI E LA SAMB. Innanzitutto voglio ringraziare il direttore generale della Samb, Andrea Gianni, per una dichiarazione fatta al Corriere Adriatico nella quale vengono  indicati in maniera inequivocabile i motivi che stanno demoralizzando Fedeli e che nulla c’entrano con la squadra ed il calcio. “Gianni: Fedeli non lascia la Samb ma qualcuno rema contro“, si legge sulla locandina davanti alle edicole del giornale anconetano. Una sintesi perfetta per cui, stavolta, vanno ringraziati anche il giornalista e chi redige le locandine nella redazione del nostro capoluogo di regione.

Una dichiarazione che taglia la testa al toro a quei sambenedettesi che ritenevano “ridicola” la rabbia del presidente rossoblu ma anche dei media per alcune critiche ritenute normali per un dirigente calcistico. Ho scritto più volte che il problema era diverso. I motivi che hanno fatto balenare nella mente del presidente il pensiero di poter abbandonare vanno ricercati in una piazza nella quale una minoranza ma quella numerosa, a parer suo, non merita l’impegno che si è preso due anni fa con tanta semplicità e amore. Le sue dichiarazioni di lunedì scorso le ho ritenute un segnale di amore, seppur ancora tiepido, che potrebbe farlo diventare il primo tifoso: “Non voglio, però, andare in Paradiso a dispetto dei santi“.

Secondo me, se  i santi la smettono resta e come, e per molti anni. Le sue sono ambizioni che vanno oltre la grande storia rossoblu. Non lo ha detto ma sulla sua ‘tristezza’ ha influito anche quella bomba carta, inopportuna e immotivata dopo due vittorie ed un pareggio: magari è stata il dito sulla piaga. A me piacerebbe capire il motivo di un gesto che è costato alla società rossoblu ben 2500 euro. Per la gioia dei successi ottenuti da Sanderra? No e allora perché? Avanti chi ha una spiegazione perché certi aggeggi non appaiono improvvisamente sugli spalti della curva, si preparano a tavolino.

E ancora: nella pagina locale del giornale emiliano “Il resto del carlino” era apparsa la notizia che, addirittura, la famiglia Fedeli lascerà la Samb a fine stagione ma anche che, secondo un cronista della pagina locale dell’altro quotidiano regionale, è stato fatto del male alla società riportare le parole di Fedeli. Se spiegasse perché gliene sarei grato. Non lo farà. Nominare Riviera Oggi è peccato ma tutti lo sanno e ignorarlo sta diventando una barzelletta. Affari loro.  La rabbia per un’esclusiva di altri, gli editori di Riviera Oggi Srl la riversano verso i propri collaboratori e basta.

Il mio consiglio: chiudiamola qui e ripartiamo tutti uniti come quando vincevamo campionati e partite contro squadre di città metropolitane.