SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il bilancio di previsione per il 2017, da un punto di vista contabile, può considerarsi chiuso e aspetta soltanto i passaggi politici, l’ultimo dei quali sarà l’approvazione in Consiglio Comunale.

Il bilancio di previsione

Le notizie positive però si fermano a queste osservazioni strettamente tecniche. Perché dalla Commissione Bilancio del 15 febbraio, una delle ultime prima appunto dei naturali passaggi politici, esce fuori un ritratto della situazione contabile del Comune di San Benedetto che assomiglia tanto a quello di Dorian Gray di “wildiana” memoria. “L’obiettivo era fare un bilancio in equilibrio alla luce delle sostanze che ci siamo ritrovati” chiosa in apertura l’assessore al bilancio Andrea Traini. “L’intenzione è quella di portare avanti tutti i servizi rivedendo talune situazioni ma mantenendo i servizi attuali, senza rivedere quelli essenziali esistenti”.

L’approccio dolce e politico di Traini ha però vita breve perché, quando a illustrare la situazione ci pensa Antonio Rosati, neo “ragioniere capo” del settore gestione delle risorse, è qui che il ritratto si fa brutto. “Partiamo con un handicap di oltre 5 milioni tra l’aumento di costi e 2,6 milioni di entrate in meno” apre il dirigente, “si tratta di un dato molto brutto su un bilancio complessivo da 51 milioni che diventa un dato bruttissimo se calcoliamo la rigidità strutturale delle risorse comunali.”

Rosati: “Situazione brutta”

Qui il ragioniere si riferisce alle risorse iscritte a bilancio ma su cui grava un obbligo di destinazione. “Si tratta di quasi l’84% delle risorse (già bloccate alla fonte, come la spesa per il personale ad esempio che pesa oltre il 27% o i contratti in vigore che pesano invece per il 37% n.d.r.) che ci lasciano uno spazio di manovra minimo di 8 milioni di euro (ovvero il 16% circa restante) contando tutti i tagli già fatti è inseriti nel previsionale 2017″ chiosa Rosati.

Tutti i tagli operati per il 2017

Già i tagli. In commissione tutti i risparmi di spesa per il 2017 vengono poi elencati in un documento distribuito fra i consiglieri e che vi riportiamo integralmente in GALLERY. Il documento mostra nella penultima colonna, in rosso, tutti i tagli alla spesa nel dettaglio inseriti nel bilancio di previsione. Nel documento troviamo, rispetto al dato assestato del 2016, 45mila euro in meno, ad esempio per le manifestazioni culturali, o ancora 65 mila euro in meno per gli incarichi professionali. In mezzo anche qualche taglio più doloroso e in settori più delicati, come 66500 euro in meno che il Comune prevede di spendere per l’assistenza domiciliare degli anziani o 50 mila euro in meno per l’assistenza ai disabili gravi.

Neanche il futuro sembra roseo

Le brutte notizie però non sono finite, perché non è solo il 2017 a preoccupare i ragionieri del Comune. “Se l’esame del bilancio di quest’anno desta molta preoccupazione, il pluriennale desta molta paura” chiosa ancora Rosati, che poi la paura la materializza in un’ipotesi: “Immagino se dovesse succedere qualcosa di imprevisto, che comporti necessità di intervento corposo straordinario. Qui non c’è possibilità di accendere mutui o intervenire sulle scuole ad esempio e per farlo ci vorranno anni” chiude il dirigente.