TERAMO – L’Assemblea dei Sindaci della Provincia di Teramo ha votato all’unanimità (40 presenti) la delibera proposta dalla Provincia “Richiesta di  provvedimenti urgenti al Consiglio dei Ministri e alla Regione Abruzzo”.

Il documento – con un’ampia parte composta da dati e cifre forniti dagli stessi Comuni, dalle associazioni di categoria, dai sindacati, dalle altre istituzioni locali – chiede il riconoscimento di una “specificità teramana”:

— alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, per il tramite della Regione Abruzzo, in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici e dei fenomeni sismici verificatisi nel mese di gennaio 2017, il riconoscimento dello stato di emergenza derivante da calamità naturale con specifico riguardo per il territorio della Provincia di Teramo e dei Comuni nella medesima insistenti, ai sensi dell’art. 5 della L. 225/1992, con la contestuale assegnazione di adeguate risorse finanziarie per fronteggiare le spese necessarie per il superamento di detta emergenza e con strumenti agevolativi analoghi a quelli previsti per l’emergenza sisma;

– in fase di conversione del decreto-legge n. 8 del 9.02.2017 (cosiddetto Decreto sisma)  l’estensione dell’area del cratere anche ai Comuni della fascia montana ad oggi esclusi, e di parificare ed estendere le misure previste per i Comuni già inseriti nel cratere anche al Comune di Teramo, eliminando le limitazioni esistenti;

— al Dipartimento della Protezione Civile, già deputato all’adozione di provvedimenti specifici per il superamento dell’emergenza, l’emanazione di specifiche ordinanze in cui sia prevista una assegnazione e conseguente ripartizione delle risorse finanziarie proporzionale ai danni subiti nell’intero territorio della Provincia di Teramo, quali risultanti dalla quantificazione ad oggi effettuata.

Prima stima dei danni

Sulla base delle schede inviate dai Sindaci e dalle associazioni di categoria, conteggiando anche i problemi alla rete viaria provinciale e comunale si stimano 437 milioni di danni: di questi 14 milioni e mezzo sono già stati impegnati in somma urgenza dai Comuni e oltre 13 dalla Provincia.

Nel dettaglio sono così suddivisibili: danni a immobili pubblici (115; oltre 44 milioni di euro), immobili privati (4097; oltre 180 milioni di euro) edifici di culto (168; quasi 36 milioni di euro); scuole (105; 23 milioni di euro) attività economiche danneggiate (363; oltre 55 milioni di euro): per un totale di 339.228.914 euro. A questi si aggiungono: strade comunali dissestate (320): 77.062.102 euro; strade provinciali: 45 milioni di euro (13 milioni spesi in somma urgenza).

Amara considerazione, dovremo spendere dieci volte di più di quanto hanno tolto in questi ultimi anni alla Provinciaha commentato il presidente Renzo Di Sabatino illustrando la delibera all’Assemblea – le risposte arrivate sino ad oggi sono state assolutamente insufficienti, è il momento di stare uniti è nulla è più forte della voce corale di tutti i Sindaci.  Se non riusciamo a dare subito una risposta ai cittadini e alle imprese il danno sarà incalcolabile; scuole, strade e infrastrutture servono per far riprendere la vita ad un territorio che è in ginocchio e che sta franando. Esiste una specificità innegabile, nei Comuni le ordinanze di sgombero per immobili inagibili sono salite a 2342, migliaia le persone sono senza casa e aumentano ogni giorno; in questo momento a Civitella stanno evacuando l’abitato nei pressi di Ponzano, circa 70 persone, con la chiusura di diversi tratti della provinciale otto”.

I Sindaci chiedono una “forte e visibile mobilitazione”; il presidente Di Sabatino ha sottolineato la necessità di intraprendere un percorso istituzionale con l’aiuto della Regione e dei Parlamentari (invito raccolto dall’onorevole Giulio Sottanelli presente in Assemblea insieme ai consiglieri regionali Sandro Mariani e Mauro Di Dalmazio, all’assessore regionale Dino Pepe, al componente dell’ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, Giorgio D’Ignazio) ma, come formalizzato anche nella delibera approvata, si prevedono anche forme di “mobilitazione concordata”.

La delibera, inoltre, definisce e specifica alcune misure nel dettaglio e fra queste:

per la Provincia e per i Comuni

la copertura integrale dei costi sostenuti in fase di emergenza, in tempi certi e brevi, e con anticipazioni consistenti e conguaglio a rendicontazione

la copertura integrale delle somme necessarie per il ripristino del patrimonio pubblico danneggiato

la sospensione immediata del prelievo a titolo di concorso al contenimento della spesa pubblica della Provincia di Teramo disposto dalla legge 190/2014 e relativo all’anno 2016;

l’eliminazione del taglio già previsto per l’anno 2017, per la Provincia di Teramo e del taglio al Fondo di solidarietà comunale per i Comuni.

L’istituzione di un Fondo speciale a copertura del minor gettito da entrate tributarie nelle casse comunali, per effetto del sisma

La proroga delle sospensioni degli adempimenti finanziari e contabili

L’eliminazione delle sanzioni di cui al patto 2015 per i Comuni e la sospensione delle rate dei mutui

Lo stanziamento di fondi straordinari per la messa in sicurezza e l’adeguamento sismico di tutte le scuole della provincia, comprensive dei fondi per le verifiche di vulnerabilità, o in alternativa consentire alla Regione Abruzzo di accendere un mutuo per la valutazione della vulnerabilità sismica delle scuole

La possibilità per la Regione Abruzzo di rimodulare il Masterplan destinando prioritariamente le risorse per le opere di messa in sicurezza del territorio e di sostegno al tessuto economico –turistico e sociale colpito dal sisma e dalle altre calamità, fatti salvi gli interventi già individuati ricadenti nei comuni del  cratere.

Alcune delle specifiche misure individuate per le imprese e i cittadini:

Un contributo per l’autonoma sistemazione per i nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa sia stata distrutta in tutto o in parte, ovvero sia stata sgomberata in esecuzione di provvedimenti delle competenti autorità, in conseguenza degli eventi calamitosi

La copertura integrale degli interventi strutturali di ripristino degli edifici privati, ivi compresi gli edifici vincolati, danneggiati o dichiarati inagibili e per i quali sia rinvenibile il nesso di causalità tra i danni subiti e l’evento,

Un contributo di €. 10.000,00 per le case lesionate ma agibili, per le case lesionate ma agibili da utilizzare per interventi locali e di riparazione come previsto dal D.M. 14 gennaio 2008 al punto 8.4.3, che comportino un miglioramento delle condizioni di sicurezza delle strutture preesistenti;

La sospensione delle tasse per due anni con previsione di successivo pagamento dilazionato in dieci anni per i residenti nei Comuni insistenti nel cratere, nonché per quelli fuori cratere che hanno subito danni conseguenza degli eventi calamitosi; agevolazione da riconoscere a prescindere dalla sede del luogo di lavoro

La sospensione delle rate dei mutui per i residenti nei Comuni insistenti nel cratere, nonché per i residenti nei Comuni fuori cratere ma che hanno subito danni conseguenza degli eventi calamitosi;

La copertura integrale dei costi per il ripristino delle strutture, degli impianti, dei macchinari e delle attrezzature delle imprese, danneggiati e per i quali sia rinvenibile il nesso di causalità tra i danni subiti e l’evento;

Il rimborso del prezzo di acquisto di scorte di materie prime, semilavorati e prodotti finiti, danneggiati o distrutti a causa degli eventi eccezionali e non più utilizzabili

La copertura integrale dei danni da lucro cessante per le attività economiche con sede nei Comuni del cratere

La copertura integrale dei danni da lucro cessante per le attività economiche con sede nei Comuni non ricompresi nel cratere, che dimostrano di aver subito un decremento dell’attività, insistenti sia dentro che fuori dai Comuni del cratere;

Gli indennizzi ed i risarcimenti semplificati per i disservizi in aggiunta agli strumenti ordinari previsti dai contratti di servizio.

La proroga degli interventi di sostegno al reddito, a partire dagli ammortizzatori in deroga, da attuare non solo nelle aree dal cratere, ma anche per i comuni fuori dal cratere, interessati da eventi sismici e/o dalle calamità nevose e naturali, garantendo la retroattività, la relativa copertura finanziaria e l’immediata fruibilità, con modalità procedurali chiare e snelle

Subito dopo l’Assemblea dei Sindaci si è riunito il Consiglio Provinciale, anche in questo caso, la delibera, è stata votata all’unanimità