SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Mister Sanderra non parla mai degli arbitraggi. Il presidente Fedeli glissa, afferma di “aver parlato con il designatore”, dà giustamente la colpa alla prestazione dei calciatori e non vuole dar loro degli alibi. Per carità, il primo tempo rossoblu è stato pessimo e dei tre ruoli che il calciomercato doveva rinforzare, ovvero terzino destro, play maker e attaccante, di fatto c’è solo Rapisarda, mentre Bacinovic e Latorre sono in panchina in attesa di un ritmo (e di un peso) migliore.

Tuttavia a fine gara contiamo quattro ammoniti della Samb e soltanto uno per il Forlì, oltretutto un cartellino giallo sfoderato per un giocatore che s’è tolto la maglia durante l’esultanza dopo il gol segnato al 95°. Nessuna ammonizione per un fallo intenzionale e da dietro su Mancuso, per fermarlo in un contropiede; niente “giallo” per un fallo su Agodirin lanciato verso l’area, seppur da posizione esterna.

Niente calcio di rigore per un contrasto di Conson su Agodirin, che cade a terra su traversone dalla destra. Niente calcio di rigore, e anzi ammonizione a Lulli per simulazione, nonostante sia evidente la trattenuta che tende la maglia. Ed eravamo sullo 0-0. Niente calcio di rigore né ammonizione per il fallo di mano commesso su traversone di Pezzotti, con il difenore forlivese ben un metro dentro l’area di rigore, con l’arbitro Marco Guarnieri da Empoli appostato benissimo e, come mostra lo screenshot da Sportube, bene attento a valutare l’azione. Così attento che ha spostato il fallo di un metro, nonostante Pezzotti abbia crossato da dentro l’area di rigore.

Addirittura poi – e qui forse siamo al clamoroso – un fallo da carica al portiere fischiato quando Turrin perde palla in area scontrandosi con due suoi compagni.

E’ un po’ troppo; è un po’ troppo a rivedere le immagini di Sportube.tv (clicca qui), che tra l’altro non contengono i riferimenti accennati oltre il rigore non concesso per il fallo di mano. Un po’ troppo considerando che questa direzione di gara non è un caso a sé ma è un continuum nel campionato dei rossoblu, a questo punto pesantemente compromesso anche dalle scelte arbitrali ormai definibili a senso unico.

Del designatore Giannoccaro non abbiamo bei ricordi da quell’incredibile Pescara-Samb del giugno 2003, non vorremmo che l’ex arbitro voglia essere ulteriormente ricordato dalle parti di San Benedetto.