SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Venerdì 10 febbraio, presso la sala del Palazzo Bice Piacentini, Paese Alto di San Benedetto del Tronto, l’Associazione Culturale “La Scintilla” ha organizzato un incontro di presentazione dell’ultimo libro di Nicola Campagnoli.

Si tratta de “L’amore ingiusto”, prima raccolta di poesie dell’Autore marchigiano, edito da Itaca, Casel Bolognese, 2015.

L’incontro, patrocinato dal Comune di San Benedetto del Tronto, previsto alle ore 18.30, vedrà le presenza dell’Autore e sarà impreziosito dalla recitazione di Gilberto Santini, direttore di AMAT, Associazione Marchighiana Attività Teatrali, che offrirà una suggestiva lettura di brani poetici.

“L’amore ingiusto” è il primo libro di poesie dello scrittore cingolano, dopo diversi romanzi e opere di saggistica, e colpisce positivamente per sua forza del tutto rivoluzionaria, già a partire dal titolo. Scrive Davide Tartaglia nella prefazione: “…in un mondo sempre più confuso, fin dalla sua cellula elementare che è l’io, c’è un urgente bisogno di poesia, più che di letteratura.

Di una parola come quella di questo libro, che dentro l’esperienza personale, anche quella minima e apparentemente banale, sappia incontrare l’uomo di ogni tempo nel suo bisogno più profondo, quello di un amore strepitoso, talmente sproporzionato da risultarci ingiusto”.

La poesia di Campagnoli è pura, altamente evocativa; il ritmo vibrante di ogni verso si coniuga magistralmente alla profondità del significato insito nella parola scritta; ogni verso, ogni parola diventano chiara espressione di una esperienza particolare che l’Autore vive, e che ultimamente interroga il lettore.

Il lessico semplicissimo, quasi bambinesco, di Campagnoli sembra rincorrere questa presenza e fargli strada. E lo fa con la ripidità vertiginosa di un verso che si frantuma scavando dentro se stesso in maniera sempre nuova.

L’incontro con questo Tu è l’incontro spirituale con il presente, come è la poesia, che vive nel momento stesso che la si legge. Ma la poesia non dice tutto: evoca. E può permetterselo. Poiché in essa si traduce la grandiosità e la miseria dell’essere umano, la sua eterna lotta fra la luce e il buio, la sua costante e inappagata ricerca di una risposta ai tormentati quesiti dell’esistenza.

“L’amore ingiusto” di Nicola Campagnoli è un libro che, con estremo coraggio, ci riporta alla necessità di questa poesia: una poesia “verticale” perché elevata all’incontro con il Divino e con la parte più autentica di noi stessi.