SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nuova puntata dell’appuntamento, diventato quasi seriale in questi giorni, del “caso” che vede coinvolto Roberto De Berardinis. Prima la nomina a Comandante della Polizia Locale, contestata negli aspetti tecnici da più parti (LEGGI QUI) poi il comunicato che esternava l’inidoneità fisica e quindi la rinuncia al ruolo da parte del dirigente. Nel mezzo più di una punzecchiatura dal mondo della politica e qualche precisazione da parte del Sindaco fino allo sfogo sui social (CLICCA QUI) da parte dello stesso De Berardinis che oggi decide di affidare l’ultima parola sulla vicenda a un comunicato ufficiale inviato dagli uffici di Viale De Gasperi, in veste di dipendente del Comune dunque, e non da iscritto a Facebook.

Visto il dettaglio e la delicatezza del tema, che investe ad ogni modo lo stato di salute di un cittadino, riportiamo integralmente il comunicato di Roberto De Berardinis giunto all’attenzione della nostra redazione:

“Siccome, se permettete, posseggo un curriculum di studi e professionale decisamente importante (pubblicato sul sito web del Comune, anche se penso nessuno lo abbia mai letto e tantomeno comparato con gli altri) e anche per la mia pregressa ed esemplare esperienza politica (sono stato consigliere4 comunale dal 1988 al 1992) temevo che le mie esternazioni potessero essere usate nella bagarre politica.

Infatti vi invito a rileggere con attenzione quanto avevo già scritto nel mio intervento su Facebook: “… è possibile che le mie parole vengano ad arte manipolate e strumentalizzate, e poi usate contro di me…”.

Quindi onde evitare ulteriori equivoci, nel ringraziare tutti, per le belle, bellissime, parole che hanno riservato alla mia persona, devo però precisare quanto segue.

Allora: nessuno, e ripeto nessuno, mi ha costretto o indotto o consigliato o richiesto di esternare riguardo la mia inidoneità, per motivi di salute, a svolgere le funzioni di comandate della Polizia Municipale. Sono stato io nella mia piena libertà morale e professionale a ritenere opportuna tale esternazione, dato che da giorni imperversavano a mezzo stampa polemiche sulla legittimità del contestuale incarico di dirigente e comandante della PM nella stessa persona.

Senza entrare in tecnicismi che gli spazi giornalistici non ci consentono, dico solo che la legge regionale n. 1 del 2014 va applicata nel rispetto del principio della gerarchia delle fonti e cioè alla luce delle disposizioni contenute, in materia, nella legge (dello Stato) di stabilità per l’anno 2015.

E poi, chiarisco, già nella visita medico legale di due anni fa il medico aziendale dell’epoca, aveva evidenziato alcune mie patologie, che comunque mi rendevano (e mi rendono) idoneo a svolgere le funzioni di dirigente pubblico. Ora però di fronte ad un cambio di qualifica che prevedeva anche lo svolgimento delle funzioni aggiuntive di comandante della Polizia municipale il medico aziendale ha ritenuto il mio stato di salute sia incompatibile con lo svolgimento delle funzioni di comandante della PM.

Chiarisco che in passato mi era stato affidato, dal sindaco precedente, per un breve periodo l’incarico di dirigente della PM, mentre le funzioni di comandate venivano svolte dall’allora comandate dott. Pietro D’Angeli, che poi ha vinto il concorso per dirigente e comandante della polizia municipale.

Infine preciso che il Sindaco Pasqualino Piunti, in questa vicenda si è comportato nei miei riguardi da vero galantuomo.”