Pegorin 8: Visto l’ottimo rendimento di Aridità finora, alzi la mano chi a inizio partita non ha storto un po’ il naso nel vedere Pegorin schierato fra i pali, nonostante lo stato di salute dell’esperto portiere campano non fosse certo una novità. Pegorin però, non solo non fa rimpiangere il compagno di squadra, ma decide di mettersi il costume da Superman e blindare la porta rossoblu con almeno quattro interventi sensazionali. L’anno in Serie D lo ha sicuramente forgiato e la sensazione è che davanti a noi abbiamo un portiere vero.

Rapisarda 6,5: Gioca una gara attenta nonostante dalla sua parte, nel primo tempo in particolare, Taino sembra piuttosto ispirato e qualche grattacapo glielo crea.

Mori 7: Il migliore del pacchetto arretrato, in almeno un paio di occasioni mette una pezza decisiva su qualche palla sanguinosa sbagliata dai compagni. Si ferma per un problema alla schiena dopo uno scontro aereo.(79′ Di Pasquale 6: Entra per aiutare i suoi ad arginare il forcing finale granata e la Samb non prende gol, questo è quello che conta),

Radi 6: Un po’ più balbettante la sua prestazione rispetto a quella dell’altro centrale. A sua difesa non era facile mantenere la concentrazione davanti a un Fano che ha ‘sparato’ palloni in area per buona parte della gara.

Pezzotti 6,5: Il suo avvio è pimpante e propositivo, si avventura più volte in attacco con buoni tempi e da un suo spunto nasce il gol del vantaggio. Cala un po’ nel corso della partita ma dà sempre l’idea di stare sul pezzo, nonostante la sofferenza generale della squadra.

Sabatino 5,5: Non la sua miglior partita, si vede che fa fatica ad arginare le incursioni dei granata, che spesso agiscono fra le linee. Il nervosismo che lo pervade si taglia con un coltello e l’emblema sta nel giallo che si va letteralmente a cercare. (83′ Lulli 5: Entra davvero male in partita e compie degli errori grossolani, uno dei quali quasi costa alla Samb il gol ).

Damonte 7: La migliore prova da quando è a San Benedetto. Certamente non è Andrea Pirlo e infatti dietro la maglia c’è scritto Damonte quindi non chiedetegli di illuminare il gioco, non è la sua natura. Più portato a coprire e in fase difensiva a Fano gioca una partita coraggiosa ed efficace.

Vallocchia 6: Le cause della sofferenza patita al Mancini sono principalmente da ricercare nel reparto di centrocampo, poco capace di gestire il pallone e altrettanto in difficoltà nel rompere la trama avversaria. Vallocchia non è un peso massimo e in questo tipo di dinamica certe caratteristiche non aiutano. Ci mette comunque una buona personalità e nonostante le difficoltà non disdegna qualche lampo.

Mancuso 7: Sblocca la partita, porta in vantaggio i suoi e già questa è una nota di merito. Passa il resto della partita in un cono d’ombra da cui riesce a fatica a tirarsi fuori. La sua maglia però, ci scommettiamo, è sempre fra le più sudate e questo conta molto più di altre cose.

Agodirin 7,5: Non è un ariete e quando si tratta di proteggere il pallone si sente. E si vede. Segna però il raddoppio da rapace d’area e fornisce l’assist (voluto giura lui) a Mancuso per il gol del vantaggio. Se a Pegorin abbiamo dato il ruolo di Superman, per Agodirn dobbiamo invece andare a pescare nell’universo Marvel e lo ribattezziamo “Pantera Nera”. (62′ Bernardo 6: Entra per tenere su qualche pallone e dopo diversi minuti di rodaggio, in cui la palla non la becca quasi mai,  il compito comincia a riuscirgli. Da giudicare in un contesto diverso).

Di Massimo 7: Gioca una delle partite più convincenti della sua esperienza sambenedettese mostrando tutte le potenzialità di cui è capace. Un po’ tutti si sono alzati dalla sedia quando nella ripresa si è fatto tutto il campo, è arrivato al limite dell’area, e per poco non ha regalato ai fan rossoblu un gol da ricordare per parecchio tempo.