GROTTAMMARE – E’ arrivato sul tavolo della commissione europea il fascicolo riguardante il riconoscimento della scogliera di San Nicola di sito di interesse comunitario.

Nel corso del mese di gennaio, il Ministero dell’Ambiente ha inviato a Bruxelles la lista dei SIC nazionali approvati per l’ottenimento dell’ultimo passaggio utile all’identificazione da parte della Commissione Europea.

Sulla base delle liste nazionali proposte dagli Stati membri, infatti, la Commissione Europea adotta, con una Decisione per ogni regione biogeografica, una lista di Siti di Importanza Comunitaria (SIC) che diventano parte della rete Natura 2000.

La zona presa a riferimento nella proposta di SIC corrisponde all’area litoranea immediatamente  a nord dell’abitato cittadino, dove cade la linea immaginaria del 43° parallelo e dove i resti di un’antica frana che si staccò dalla falesia retrostante sono diventati il punto di riferimento di un ecosistema interessante per qualità di flora e di fauna.

L’area, che misura 46 ettari di superficie per una lunghezza di circa 300 metri lungo la linea di  costa fino a 600 metri verso il mare, è meritevole di essere salvaguardata per una serie di caratteristiche dell’habitat qualificato da organismi raramente presenti nel bacino adriatico, quali Mitili e Sabellaridi, che svolgono funzione di biorimediazione delle acque, rimuovendo particelle di materia organica e microrganismi: “Gli scogli affioranti, come lo scoglio di San Nicola ed altri a questo vicini, presentano lati inclinati e anfratti che permettono lo sviluppo di comunità dominate da filtratori, quali spugne, idrozoi e ascidie – si legge nella nota scientifica dell’UNICAM che accompagna la proposta di riconoscimento – Si noti che il substrato roccioso naturale presente nel sito in località Frana di San Nicola rappresenta uno dei pochi, nel suo genere e peculiarità, nella costa adriatica italiana”.

L’invio alla Commissione Europea è l’ultimo passaggio del percorso di identificazione iniziato nel marzo 2015,  epoca in cui l’ufficio Ambiente del Comune  inviò al  Servizio Ambiente e Agricoltura – PF Aree protette della Regione Marche la richiesta di avvio della procedura di costituzione del SIC “Costa del Piceno-San Nicola a Mare”. L’iter proseguì positivamente con l’approvazione regionale e poi l’inoltro al Ministero dell’Ambiente per i nulla osta successivi.  I SIC sono sottoposti alle tutele della Direttiva Habitat sin dal momento della trasmissione alla Commissione Europea, da parte del Ministero dell’Ambiente. 

 

“Un ottimo traguardo raggiunto – commenta l’assessore alla Sostenibilità ambientale, Daniele Mariani –  per la tutela di un luogo molto caro ai grottammaresi e che evoca un ambiente incontaminato secondo le linee riconosciute dal Ministero. Il percorso è stato lungo, non è ancora terminato e mi auguro di poter ricevere il più presto possibile questa ratifica da parte della Commissione europea. Un ringraziamento molto sentito va a chi ha collaborato fin dal primo momento al riconoscimento di questa area e cioè all’Università di Camerino per la parte scientifica e al comune di San Benedetto partner dell’iter originario che in prima battuta comprendeva anche la zona Sentina.

Viste le difficoltà che ancora oggi troviamo per l’Istituzione del Parco marino del Piceno, questa identificazione è in perfetta sintonia  con le politiche di tutela e sostenibilità rivolte al nostro litorale”.