Alla registrazione mancano gli ultimi due minuti, in cui comunque si terminava il discorso inerente la politica nazionale. Segue poi un periodo “vuoto” nel quale Youtube ha registrato anche se la trasmissione era finita. Ce ne scusiamo con il nostro ospite e con i lettori.

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sarà Paolo Perazzoli l’ospite della rubrica “Un aperitivo con”: appuntamento in diretta video dalle ore 18 dal Caffè 29 in via Manzoni a Grottammare.

Sarà possibile inviare le vostre domande al consigliere comunale ed ex candidato sindaco a San Benedetto per il Pd nei seguenti modi:

a) scrivi al numero whatsapp 3289519554

b) scrivi alla mail info@rivieraoggi.it

c) commenta questo articolo.

IN DIRETTA CON PAOLO PERAZZOLI

Un giudizio sull’Amministrazione Piunti. “Non si vede la spinta propulsiva che la città necessiterebbe. Si va ad andamento lento, questo perché Piunti si è ritrovato a ricoprire un ruolo a cui era impreparato politicamente. La città ha scelto questo” commenta Perazzoli. Piunti sta smussando gli angoli, è un po’ “andreottiano” nei suoi comportamenti, spera che i problemi si risolvano da soli” chiosa il Consigliere. “Trump non mi piace e sta facendo cose pessime, ma almeno fa qualcosa, vuole dare una forma alle sue idee, Piunti invece rimanda i problemi sperando che qualcuno li risolva”.

Su San Benedetto e sull’azione d’opposizione. “A San Benedetto alcune zone artigianali di fatto adesso non lo sono più, bisogna partire da queste cose. Questa città deve stimolare investimenti e rilanciare un suo dinamismo economico, sociale e culturale che al momento non ha, dall’opposizione non è facile ma ci proveremo”.

Lungomare e investimenti. “I soldi che si introitano con i parcheggi a pagamento e la tassa di soggiorno vanno chiaramente reinvestiti.”

Su Via Ugo Bassi. “Io ho contestato insieme ai cittadini quando le piante furono tolte, gli alberi migliorano la qualità di una delle vie più eleganti della città. Abbiamo raccolto più di 80 firme, praticamente tutti i residenti. Piunti ci ha detto che condivideva e avrebbe promosso la ripiantumazione. Mi aspetto che si dia seguito al ripristino degli alberi. Spero che si faccia entro l’estate.”

Sul rapporto con i compagni del Partito Democratico. “Nel mio partito ho sempre avuto persone ce mi stimano ma anche chi mi contrasta, non sono un’anima cheta. Ritengo che ci siano stati gravi errori da parte di tutti e ci è costato la sconfitta. E’ partito tutto da prima delle elezioni, il mio intento era raddrizzare l’amministrazione Gaspari per far sì che finisse meglio. C’è chi ha remato contro” dice il politico in un passaggio.

Sul congresso del Pd di Marzo. “Chi ha portato alla sconfitta il Pd deve stare fuori dagli organi direttivi del partito, compreso me. Io non ci sarò e non si devono candidare neanche gli altri”.

Perazzoli punge i compagni per la sconfitta alle elezioni e parla di calo generale del Pd che “ha perso grandi città come Roma e Torino”. “Calo del Pd ovunque, a San Benedetto forse anche meno evidente rispetto a Torino o a Roma. La nostra sconfitta fu colpa di un lavoro delinquenziale dal punto di vista politico, di chi ha scentemente lavorato sul voto disgiunto. Pensavano che la vittoria sarebbe stata larga ehanno voluto mandare un messaggio. Nel frattempo è montata ancora di più l’onda contro il Pd e contro Renzi che ha avuto il suo culmine il 4 dicembre, quando io però ero sull’onda e Renzi sotto.”

Questione Multi Servizi. “Non è un problema verso questa o quella cooperativa, ma il centrodestra vuole semplicemente voltare le spalle alla cooperazione sociale. E’ un primo passo, ne seguiranno altri. Il centrodestra una gestione ragionieristica della politica sociale, la questione Multi Servizi è una prima chiave per scardinare una intera politica sociale. Con noi la cooperazione sociale si sarebbe esaltata.”

Si passa alle questioni nazionali. Legge elettorale. “A mio avviso bisognerebbe tornare al Mattarellum, con qualche correttivo può funzionare. In Italia siamo una pluralità di espressioni politiche, lo sbarramento è qualcosa che non va bene per questo paese.” Sulle Riforme: “Ho suggerito ai miei compagni che alcune cose si possono fare da subito come dimezzare il numero dei parlamentari o eliminare il Cnel, non è detto che siccome Renzi ha perso su quella riforma costituzionale non si debba fare nulla ora”. Sul Congresso nazionale del Pd. “Renzi non può costringere il Pd a seguire le sue sorti, deve condurre il partito al congresso”.