GROTTAMMARE – In seguito al sisma del 24 agosto Grottammare Piscine si è resa subito disponibile ad accogliere i bambini delle zone colpite dal terremoto, offrendo gratuitamente la possibilità di effettuare attività sportive; il tutto, dopo aver informato dettagliatamente il Sindaco Enrico Piergallini.

Il 27 ottobre, la Grottammare Piscine, tramite un proprio collaboratore, ha partecipato spontaneamente (l’invito era rivolto alla piscina e al comune di San Benedetto del Tronto) all’incontro con il Coni regionale presso l’Hotel Relax, in presenza del Presidente Dr. Germano Peschini e di una delegazione di genitori, in rappresentanza dei ragazzi colpiti dal sisma. Dopo la pronta adesione, i ragazzi di Accumoli sono ora ospiti della Grottammare Piscine.

Con età comprese tra 4 e 10 anni, questi bambini svolgono regolarmente attività natatorie in base alle loro capacità, passando dalla vasca più piccola alle corsie della piscina centrale. Questa iniziativa garantisce, oltre all’oggettivo benessere fisico dato dal nuoto, la loro aggregazione integrazione con i bambini del luogo, rendendo questo soggiorno forzato più umano e meno traumatico.

Grottammare Piscine si è resa protagonista di ulteriori iniziative sociali a favore dei più giovani.

La prima, in associazione, in collaborazione con il Coni, denominata appunto, “Coni Ragazzi”, mira a legittimare il diritto allo sport a favore di tutti, fornendo un servizio sociale alla comunità. Nello specifico, il progetto prevede l’erogazione, totalmente gratuita, del servizio di attività sportiva pomeridiana a bambini di età compresa fra i 5 e i 13 anni, appartenenti a famiglie meno agiate, residenti in aree disagiate o a rischio sociale.

La seconda iniziativa mira alla diffusione, alla pratica e all’implementazione di attività sportive dedicate ai minori stranieri, ospiti del sistema di accoglienza nazionale. Tale progetto ha lo scopo di favorire l’integrazione a favore di quei minori extracomunitari in fuga da guerre e povertà, giunti in Italia senza genitori. Per loro, l’attività sportiva, in veste di strumento educativo, contribuirà a favorire l’accoglienza e l’integrazione, aiutandoli a superare paure e discriminazioni.