SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Pd voterà per il suo nuovo segretario il 19 marzo. Questo quanto emerso dalla riunione dell’Unione Comunale della serata del 25 gennaio, una riunione fiume in cui tanti sono stati i temi trattati, dalla situazione nazionale all’emergenza terremoto passando per il ricorso elettorale che sarà vagliato a Palazzo Spada (sede del Consiglio di Stato) il 9 febbraio.

La novità più importante resta la data per il Congresso, che dopo la proroga dei tesseramenti imposta a livello nazionale, fa slittare l’appuntamento di quasi un mese con i candidati alle segreterie (si rinnovano anche quelle dei 3 circoli) che presenteranno adesso le loro candidature entro i primi di marzo (regolamento fissa il termine due settimane prima).

Inevitabile però un pensiero alla fresca (di ieri pomeriggio) sentenza della Corte Costituzionale sull’Italicum, che potrebbe anche regalare qualche risvolto proprio per quanto riguarda il ricorso elettorale dei democratico. A proposito siamo riusciti a intercettare Paolo Perazzoli che rivela: “La sentenza ha eliminato il ballottaggio e ha giudicato abnorme il premio di maggioranza previsto dall’Italicum e questo aspetto un po’ di speranza ce la dà per il secondo grado davanti al Consiglio di Stato” chiosa l’ex Sindaco che però resta coi piedi per terra: “La situazione è molto più vicina a quella in cui ci trovavamo prima del pronunciamento anche perché, pur essendo entrambi organi previsti costituzionalmente, il Parlamento e il Consiglio Comunale assolvono a funzioni sostanzialmente diverse. Era difficile” chiude il consigliere “che eliminassero del tutto il premio di maggioranza, d’altronde anche il “Mattarellum” lo prevedeva”.