SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Quella fissata per il 28 gennaio, sarà una delle riunioni più importanti dell’Amministrazione Piunti. Non solo per i temi sul piatto dell’assise ma anche per le dinamiche interne alla maggioranza, chiamata a una vera e propria prova di “alchimia” dopo i fatti che hanno fatto seguito alle elezioni provinciali.

I consiglieri di Forza Italia torneranno a sedersi fianco a fianco anche se la spallata, finora solo annunciata e ideale, a Mariadele Girolami è stata data. La consigliera, per i compagni azzurri “rea” di non aver sostenuto Valerio Pignotti alle votazioni ascolane, vivrà l’assise praticamente da separata in casa, senza contare che lo “scossone” legato alla vicenda ha travalicato i confini di partito investendo il governo della città, con le accuse neanche velate mosse a Piunti dai consiglieri azzurri, e anche qualche altro consigliere di maggioranza, come Rosaria Falco di Siamo San Benedetto, corsa in fretta a sostegno della collega Girolami nei giorni di “tormenta”.

Si tratta di dinamiche che potrebbero far scricchiolare per la prima volta una maggioranza che finora ha dimostrato grande solidità e capacità di autocompattarsi anche durante le votazioni più delicate, basti pensare ad esempio alla forza con cui è rimbalzata la mozione-Muzi (iniziativa d’opposizione in materia sociale ispirata dal caso che ha coinvolto il consigliere di Forza Italia).  E stavolta il menù del Consiglio propone, oltre a sei interrogazioni, anche qualche votazione che potrebbe richiedere un buon “gioco di squadra” , proprio nel momento in cui “Mister Piunti” si ritrova per la prima volta alle prese con una piccola “crisi di gioco”, mutuando ancora qualche termine ispirato alle dinamiche sportive.

E se alcune votazioni non sembrano a rischio, come ad esempio l’adozione del regolamento per i debitori del Comune (la definizione agevolata sembra infatti aver raccolto un favore bipartisan anche visto il denso tecnicismo della questione) o ancora l’approvazione del Bilancio Consolidato 2015, che urge votare visto che i termini di legge sono scaduti il 30 settembre, c’è una questione che potrebbe riservare qualche sorpresa.

L’assise, la prossima settimana infatti, voterà anche il passaggio “in house” alla Multi Servizi della gestione delle aree verdi e dei servizi cimiteriali. La questione è al centro di un piccolo “caso” in questi giorni. Ricordiamo infatti il botta e risposta fra Pellei e Gabrielli sul tema, le riserve tecniche espresse sia dall’Udc che dal terzo polo di Giorgio De Vecchis. Ispirata dalla vicenda anche la presa di posizione di tutti i consiglieri d’opposizione ( o quasi visto che l’unico che non ha firmato è stato Marco Curzi) nei confronti di Bruno Gabrielli. Il presidente del consiglio si è esposto molto sull’intera faccenda “internalizzazione” e per l’opposizione avrebbe passato gli ideali (ma non troppo) confini che la terzietà della carica che riveste imporrebbe.

Sul lato tecnico della vicenda Multi Servizi però, ovvero sulla valutazione dei costi e del peso effettivo in bilancio dell’accorgimento che voterà l’assise sabato mattina, non si è ancora espressa l’area democratica di cui al momento non conosciamo le intenzioni di voto ma soltanto la presa di posizione sulla figura di Gabrielli. Se anche i 4 consiglieri del Pd dovessero unirsi al resto dell’opposizione e osteggiare l’approvazione della delibera, la maggioranza potrebbe ritrovarsi a fare qualche conto in più del previsto. Tra le file del centrodestra infatti non si respira certo aria di guerra ma neanche quell’idillio iniziale di avvio di mandato perciò quello del 28 gennaio sarà un banco di prova interessante per testarne la solidità.