SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo il rilievo di contributi “concessi in maniera arbitraria” ad associazioni ed enti nel territorio comunale da parte del consigliere Tonino Capriotti, la commissione affari generali presieduta da Maria Rita Morganti apre, nella serata di venerdì, una tavola rotonda.

La riunione balla tra ponderazione e urgenza. L’assessore Ruggieri, anche in rappresentanza di Olivieri e Tassotti, parla di “base normativa comune su cui lavorare nella regolarità e per la tranquillità di tutti”. “Apriamo un canale con l’ufficio di competenza – prosegue la Ruggieri – per rilevare criticità, indicazioni e richieste”. Abbandonata quindi la fretta che ha accompagnato la convocazione della commissione, l’assessore alla cultura fa marcia indietro e decide di prendere tutto il tempo necessario alla modifica.

Partendo da una bozza comune, quindi, tutte le parti intendono studiare il nuovo quadro normativo e apportare le modifiche necessarie nell’arco di alcuni – auspicabilmente pochi – mesi.

Il busillis nasce dall’articolo 12 della legge 241/1990. “Questa disposizione non è mutata – commenta Catia Talamonti –  ma l’ambito normativo sì”. “Il regolamento comunque – prosegue la dirigente del settore risorse – è sempre stato accompagnato da atti di giunta per adeguarlo ad obiettivi strategici”. L’attuale distinzione in settori sarà abbandonata in favore di un regolamento unico sotto i medesimi criteri.

La modifica è percepita di primaria importanza. “È necessario un regolamento più stringente – commenta la dottoressa Marinangelie più trasparente perché sono intervenute norme che si muovono in tal senso”.  Di urgenza parla la presidente di commissione, Maria Rita Morganti , subito insidiata dalle parole di De Vecchis: “È una modifica talmente urgente che aspetta dal 2007. In quell’anno il Ministero chiarì  in una relazione di risposta che questo regolamento e questi contributi erano irregolari”. Prosegue il consigliere: “È il 2017 e non è stato fatto niente. Non prendere atto di ciò significa essere complici, qualunque sia la ragione”.