SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Animali fantastici e dove trovarli” è uno degli ultimi titoli più di successo ai botteghini, film tratto dal romanzo della creatrice “dell’universo Harry Potter” J.K. Rowling. San Benedetto però non è una città in cui è facile trovare animali strani e, a parte qualche fenicottero alla Sentina in inverno, la fauna che troviamo in Riviera è piuttosto comune.

In politica però c’è uno zoo un po’ più fornito, i cui pezzi forti sono gli avvoltoi e soprattutto gli sciacalli. L’ultimo a citare il guizzante mammifero è il vice sindaco sambenedettese Andrea Assenti che, senza troppi complimenti, dà dello sciacallo a Tonino Capriotti, colpevole di aver criticato la gestione dell’emergenza neve di questi giorni.

D’altronde, il povero canide, è nato per essere paragonato a chi si approfitta delle sciagure altrui. Ma la caccia allo sciacallo sembra, al pari di quella alla volpe in terra britannica, lo sport preferito da chi amministra al città. E non nasce né fiorisce come attività venatoria con l’Amministrazione Piunti.

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Giovanni Gaspari infatti, ve lo ricorderete di sicuro, non era neanche lui un amante di questo particolare animale. Così come non era un amante delle critiche che gli piovevano addosso durante le emergenze maltempo. Qui una sua dichiarazione del 2009 quando, dopo un ottobre terribile per il maltempo, se la prendeva con l’allora consigliere d’opposizione Pasqualino Piunti. L’ex sindaco di animali ne ha tirati in ballo parecchi durante la sua amministrazione, quando dava con una certa facilità anche degli “avvoltoi” agli avversari politici. E forse tutte queste “bestie” un po’ di confusione gliel’hanno creata in testa. Nel 2014 infatti l’allora Sindaco divenne addirittura un tormentone radio di portata nazionale. Il tormentone degli “sciacalli volanti” fu infatti proposto a lungo dal Trio Medusa, che rispolverò una vecchia (ed esilarante) intervista al Sindaco sambenedettese in cui Gaspari confondeva i due animali. (Leggi qui).

Insomma lo sciacallo, nella sua versione “alata” (si scherza) oppure no, è un animale spesso citato nelle beghe politiche sambenedettesi. Magari sarebbe bene installare qualche cartello di pericolo in Comune.

NOTA: Qualche lettore mi ha fatto notare che il mio pensiero qui espresso dà ragione a chi ritiene l’attuale amministrazione il prosieguo della vecchia. Chiarisco innanzitutto che il tono è ironico ma anche che è riferito esclusivamente a due fatti come alluvioni e nevicate e al lessico politico comune. In realtà non vedo per ora altre assonanze tra gli ultimi due sindaci.
Ciò detto per evitare interpretazioni sbagliate o forzatamente interessate perché non ritengo le mie parole il dito sulla piaga di certe polemiche che in qualche consiglio comunale venivano riassunte con il titolo di “Gaspari ter”.