In attesa che Mariadele Girolami, consigliera comunale di Forza Italia, possa rispondere; in attesa che i sindaci di Ascoli e San Benedetto, Guido Castelli e Pasqualino Piunti, facciano lo stesso; in attesa, dunque, siamo costretti a commentare brevemente, ancora, quanto sta avvenendo a seguito delle non elezioni provinciali di domenica.
Meriterebbero delle righe anche alcune esultanze del Pd, per l’autovoto salutato come un successo; così come l’autoesclusione del M5S.
Ma quanto sta avvenendo dentro Forza Italia ha dell’incredibile e, oseremmo dire, del difficilmente commentabile. Valerio Pignotti ha 22 anni, è in consiglio comunale da pochi mesi e dovrebbe coniugare l’ardore della giovinezza con la pazienza dell’osservazione. E nelle ipotesi migliori, indirizzare la grande passione politica che sicuramente gli va riconosciuta e che sarebbe cosa buona vedere in tanti suoi coetanei arrabbiati ma senza causa, non per recriminazioni personalistiche che in pochi, fuori dal cerchio del Municipio, riescono a comprendere.
Si batta con lo stesso spirito per tante situazioni che, in qualche modo, avevo già scritto qui oppure anche per far sì che i ragazzi della sua generazione non vivano in una ex città (clicca qui). Che invece il principale partito di maggioranza, a pochi mesi dalle elezioni, arrivi a sfiduciare una consigliera comunale perché ha votato un collega di una lista civica anziché il giovane Pignotti, ci lascia basiti. Cosa significhi poi “sfiducia”, non esistendo vincolo di mandato, proveremo a capirlo.
Ma ancora più difficile è commentare questo passaggio, firmato da tutto il gruppo di Forza Italia: “Inoltre si prende atto che i due Sindaci, entrambi si dicono di Forza Italia, non hanno fatto convogliare le proprie preferenze sul candidato di bandiera.
Ritenendo tale deplorevole atteggiamento, che ha penalizzato Forza Italia in Riviera“.
Una critica così forte da sembrare un avviso di sfiducia. Non capisco se è questo un modo nuovo di intendere la politica, tale che non riesco a comprenderlo perché sono di un’altra generazione. Oppure se magari i giovani sono invischiati, a loro insaputa o meno, nelle dispute per le candidature politiche a Roma prossime venture. E in mezzo ai giochetti di potere vada a finire San Benedetto, nolente o volente.
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La situazione mi sembra molto più semplice di tanta dietrologia che arriva a scomodare perfino poltrone a Roma. Il sindaco ha usato la sua ingerenza sulla Consigliera Girolami per favorire un suo “fedelissimo” cosa che sta facendo sistematicamente per ogni incarico che può spartire. L’avidità di spartizione tra la cerchia dei fedelissimi, portando anche a grossi sfondoni come il caso Capriotti al CIIP, creerà non pochi squilibri all’interno della maggioranza anche nei mesi futuri, anche perchè il Sindaco alla sua avidità di spartizione di poltrone non può annoverare nemmeno un barlume di meritocrazia nelle sue scelte ma solo la “fedeltà”… Leggi il resto »
Quindi i consiglieri che “chiedono” sono bravi? Non mi risulta che tra i compiti istituzionali di un consigliere ci sia quello di ricevere incarichi, o, in questo pessimo caso di autovoto, quello di essere eletto per accordi e vincoli di mandato. Difesi Gaspari mio malgrado quando nel 2011 lo tiravano da ogni parte a partire dall’attuale consigliere regionale Urbinati, che minacciavano di non votare la maggioranza senza incarichi assessorili. Lo stesso Gaspari si è retto cercando di far star buoni i consiglieri in contesti del tutto estranei dal ruolo per il quale sono stati votati. Alle scorse regionali criticammo duramente… Leggi il resto »
Concordo con la tua ultima frase ma il problema è come si intende difendere la città. Pensi che si difenda con i fedelissimi del sindaco nei ruoli chiavi o con più meritocrazia? Perchè quando parliamo di fedelissimi gli ultimi sindaci (e per questo Piunti non è latro che un Gaspari ter) hanno fatto sempre peggio del manuale Cencelli portando avanti sempre persone molto discutibili ma molto fedeli! Per me questo non è il modus operandi ideale di chi vuole difendere la città, una segreteria del Sindaco che ha potere di vita e di morte (perfino sui dirigenti) ma che non… Leggi il resto »
Non capisco. Tutti inseriscono uomini di fiducia sulle quali tu esprimi un giudizio personalissimo che lascia il tempo che trova. Anche tu faresti la stessa cosa al posto del sindaco. Poi se le persone di fiducia non sono valide o sono validissime gli svantaggi o i vantaggi ricadono su chi le ha scelte. Il tuo è quindi un giudizio puramente temerario e probabilmente frettoloso. Per quelle di Gaspari è servito un po’ di tempo per esprimere ‘sentenze’. Ricordati sempre dei ‘micetti ciechi’ prima di fare paragoni al momento impropri.
Infatti devono essere “fedelissimi” alla città e agli elettori. Non al sindaco né agli avversari del sindaco.
D’accordissimo, questi lo sono?
D’accordissimo, questi lo sono?
Hai letto l’articolo o lo devo riscrivere? ;)
Io ti ho chiesto se secondo te quello descritto nell’articolo è un comportamento da “fedelissimi alla città” (come giustamente citi tu) o meno….
Sa come la penso? Che non avendo un metro di giudizio utile per giudicare il nuovo sindaco usate (per tutti intendo chi lo fa!!) un paragone che è semplicemente una semplificazione per non approfondire l’argomento. Io dico soltanto che ritengo difficilissimo, quasi impossibile, trovare un primo cittadino che amministri come l’ultimo sindaco di San Benedetto.
Io, al momento, non vedo differenze nel metodo usato per amministrare…..
Che non le vedi le differenze lo dici da almeno 4 mesi…
perchè sono ipermetrope
Premessa importantissima… Non conosco i fatti alla perfezione, ma mi permetto di dire che trovo NORMALISSIMO che ogni Sindaco proponga e faccia votare persone di propria fiducia, non vedo nulla di strano! Poi, come dice il direttore, se queste sono capaci o meno è anche giusto che ne paghi le conseguenze anche il Sindaco, avendole scelte ed “imposte”.
Non è poi così normale che un Sindaco proponga i fedelissimi perchè molti incarichi non sono puramente politici ma sono incarichi amministrativi di governo della città e dei suoi servizi e questi devono funzionare nei termini previsti dai budget e dai bilanci. I rapporti fiduciari si basano sui risultati e non sulla fedeltà, la qualità di un generale si vede dal livello dei colonnelli e capitani, e se tra questi troviamo soltanto degli yes man che devono il loro ruolo solo all’asservimento cieco ed indiscusso al generale l’armata non andrà lontano, magari può avere un briciolo di consenso per un… Leggi il resto »
Ti faccio una domanda, visto che tiri in ballo i soldati ed i Generali… Hai fatto il militare? Come puoi paragonare soldati e Generali ad un Sindaco che lavora 4 anni e poi se viene rieletto ok altrimenti ciao! Il comune è pieno di dirigenti, pessimi (Colonnelli, come dici tu)! Gente che scansa ogni responsabilità, e potrei fare nomi, cognomi. e dipartimenti.. Meglio quindi questa gente o nomine fatte dal Sindaco, dove se le cose non funzionano, o le persone non le sanno far andare come dovrebbero, puoi sempre andare da chi li ha scelti e accusarlo direttamente di aver… Leggi il resto »
Se conoscessi la legge Bassanini sapresti che i dirigenti sono di nomina politica!
Non conosco i dettagli della legge, so però che se Piunti volesse togliere di mezzo dei dirigenti perché non produttivi, non lo può fare, mentre nel privato un manager (dirigente nella pa) se non funziona in 24 ore lo puoi mandare a casa… Anzi ti dirò di più… Il dirigente “pelandrone” oltre a non poterlo nemmeno spostare, perché rischi una causa per mobbing, lo devi pure risarcire in caso di causa (quasi sempre) vinta dallo stesso e lo devi tenere in carico alla comunità! La PA va equiparata in tutto e per tutto ai lavoratori delle aziende private, la soluzione… Leggi il resto »
Non è così, anzi direi quasi il contrario…. il problema semmai è quello del caso Marra di Roma, dove il politico non capendoci niente della situazione si deve affidare ciecamente dei dirigenti per mandare avanti la baracca, se i politici fossero più preparati, questo ricatto psicologico non sarebbe possibile…. Nel privato ora con il jobs act è più facile mandare via, prima ci volevano laute buoneuscite…
Hai un’idea della politica diciamo “augurabile”, ma dimmi in quale mondo, il politico eletto, è anche super tecnico… I dirigenti sono li per lavorare, sono dei semplici dipendenti pagati da noi, i politici sono li per fare delle scelte… Se i dirigenti non fanno il lavoro come deve essere fatto vanno mandati a casa, come nel privato, molto semplice. Tutti ci auguriamo dei politici preparati, ma mi pare che in giro per il mondo, se ce ne sono, sono le classiche “mosche rare”, oppure a questo punto non eleggiamo più nessuno e facciamo tutti governi tecnici! In merito ai manager… Leggi il resto »
Guarda il politico non deve essere un super tecnico deve avere una chiara visione della città e del funzionamento della macchina amministrativa, almeno deve sapere quello che vuole e sapersi circondare delle migliori persone possibili per portare a termine i suoi obiettivi. Se l’obiettivo è galleggiare aspettando che gli eventi nascondano i problemi, non serve nulla di tutto ciò ma i cittadini non si devono lamentare perchè sono loro che hanno scelto. La differenza tra un governo tecnico e un governo politici è proprio nella politica, nella capacità di progettare e disegnare un futuro per l’istituzione che si va ad… Leggi il resto »
Si tutto corretto, però lasciando perdere Roma che è una città di 4 mil di abitanti più non si sa quante persone non censite e mettiamoci anche tutti i pendolari che giornalmente si riversano in città per lavoro, per il ns piccolo orticello (SBT) l’idea di iniziare a ripulire la città, tagliando erbacce e pulendo qualche muro, lo trovo giusto… In considerazione del “nulla di fatto” della precedente amministrazione! Detto questo, da quest’anno si dovrebbe alzare il tiro, anche perché abbiamo un potenziale che non ha pari con alcuno…, va sfruttato! Pensando alla politica, chi ci governa li scegliamo, e… Leggi il resto »
Il discorso che abbiamo grandi potenzialità valeva negli anni 80/90 e cosi avanti, i tempi cambiano e le opportunità con esso, quello che andava bene nell’85 non andava più bene nel 1990, quindi essendo tutto in movimento, essendo tutto “liquido” ci si deve muovere di conseguenza… In merito alle critiche, vedo che sei equo, criticavi prima, critichi adesso… ma la domanda è, perché se a tuo personale avviso, chi siede in consiglio non ne è degno, per motivi culturali… non ti sei presentato alle comunali? Chi desidera cambiare e critica, si dovrebbe mettere in gioco e prendere voti per poter… Leggi il resto »
Ho criticato Gaspari per 10 anni, il problema è che speravo che con il cambio di partito si introducesse un cambiamento di Metodo (al di là dei risultati troppo prematuri da giudicare) ma così non è, quindi per me è soltanto un degno seguito di Gaspari, un Gaspari Ter! Nelle altre città ci saranno problemi ma non hanno vissuto il nostro declino che prima di tutto è di rilevanza in regione da un punto di vista economico e politico e quindi siamo la periferia delle Marche sebbene in passato eravamo uno snodo centrale…. Il comune di San Benedetto i soldi… Leggi il resto »
Dieci anni sono lunghi da passare… fossi in Piunti ti chiamerei per farti mettere in pratica le parole. Nella speranza che tra il dire e il fare non ci sia di mezzo il mare.Di solito è così. La tua ultima esperienza pratica come è andata? Spero bene. Mettila nel curriculum.
Direttore il fatto che non lo faccia non fa altro che confermare che sia come Gaspari. Il mio Curriculum parla chiaro e la sfido a trovarne uno migliore tra gli under 35.
Non fa parte della mia attività. Presentalo il tuo curriculum che avrà sicuramente all’interno risultati pratici non solo teorici
Direttore la sua mi sembra molto una provocazione, mi sembra strano che lei non sappiano come funzionano certe cose….. pensa che se interessavano le competenze ed i meriti sarebbero state fatte sul serio certe nomine? E’ chiaro che come con Gaspari, quello che interessa è altro ed a fare le spese ancora una volta saranno i cittadini e la città, ma se a voi va bene così, io mi adeguo…
Se a noi va bene?
VOI=elettorato.
Il VOI presuppone che non voti… Se così fosse sarebbe grave, ne potrei anche capire il motivo, ma chi non vota non può criticare!
Chiaramente voto, ma mi dissocio da come vota il resto della popolazione
Perché? Non serve, è scontato
Condivido, mi sembra che si teorizzi troppo, la pratica è un’altra cosa! Vale nella politica, nello sport e nell’economia! Sicuramente come dice Alessandro se si volesse si potrebbero tagliare spese un pò ovunque, ma esistono equilibri, che volenti o nolenti si devono rispettare, poi ovviamente quando di tornerà a vota ogni uno di noi decide in massima libertà!
Se non si ha la voglia di trovare nuovi equilibri più efficienti si è conniventi con chi c’era prima!
Conniventi? Chi, come, perché?
Sto ancora aspettando la rivoluzione dei dirigenti….. se non si cambiano si è d’accordo con i condannati per danno erariale….
Ma cosa centra? Dei paragoni sono responsabili chi li fa. Se poi la maggior parte, direi quasi tutti, vengono dalla fazione ‘nemica’ …
E’ il metodo, se non lo capisce è grave…
È vero: chi ti capisce è bravo
Spesso chi non capisce è perchè non vuole capire…
Appunto. È vero
Su debito pubblico… studiare ;)
Non capisco qst commento!
Scusa ma uno si candida a Consigliere comunale non ad assessore! Sono ruoli diversi, poi che il Sindaco per declinare ogni responsabilità decida di fare assessori i più votati è solo un segno di debolezza e scarsa comprensione di quello per cui la città ha bisogno. Sai la scarsa preparazione io la vedo più come una legge di mercato domanda ed offerta: non puoi offrire una ferrari a chi non ha la patente! e quindi andiamo tutti in bicicletta…. Peccato che il mondo va con gli aerei… Tu hai ragione che molta resposabilità è dei partiti ma dopo tangentopoli che… Leggi il resto »
Tutto corretto, ma ricordati che negli USA il presidente eletto si sceglie la squadra di governo senza dover tener conto di nulla (se non dei poteri forti, che sono anche più pericolosi dei partiti politici in quanto, finanziandolo, mettono al potere l’uomo giusto per loro) perché è una democrazia presidenziale, insomma c’è il padre padrone, noi siamo un’altra cosa… In merito alla classe dirigente francese, dobbiamo anche dire però che neppure loro negli ultimi 10/15 anni non sono stati molto “fortunati” con i politici… Purtroppo hai ragione sulla ns classe politica post 92, non siamo riusciti ad avere un cambio… Leggi il resto »