SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Turismo e terremoto, o meglio il terremoto come fattore in grado di influenzare la prossima stagione turistica. E’ un rapporto di cui molti hanno parlato in questi ultimi tempi e, dai politici agli operatori del comparto, in molti temono che gli eventi legati al sisma in qualche modo possano ripercuotersi in maniera negativa sulle presenze turistiche balneari durante la prossima estate sambenedettese.

Gli ultimi in fila a occuparsi del tema sono quelli dell’Udc che, dopo aver ricordato la grande “macchina” dell’accoglienza messa in piedi dalla città, capace di ospitare migliaia di sfollati fra strutture ricettive e abitazioni, descrive dall’altro lato il fenomeno del sisma come “di impatto negativo per l’immagine del nostro territorio”, un territorio, ricorda il coordinatore dei centristi Fabrizio Capriotti, che “conta 200 strutture ricettive fra hotel, residence e case vacanze e 100 stabilimenti balneari che sviluppano numeri impressionanti creando numerosi posti di lavoro da cameriere, cuoco barista, bagnino e quant’altro” ricorda Capriotti.

Legando poi il discorso al fenomeno del sisma, il coordinatore sostiene come, a suo avviso, sia normale che di fronte a un “evento del genere un’amministrazione comunale debba prevedere un intervento automatico e immediato con la messa in campo di capitali, di idee, di programmazione a difesa del patrimonio turistico” un intervento che Capriotti non riesce a vedere fra le opere di programmazione del governo cittadino: “Non hanno una visione di rilancio del settore” chiosa, e ancora : “In passato siamo stati dei veri precursori di eventi, oggi purtroppo li subiamo.”

Lo stesso centrista infine lancia un appello: “Non possiamo più vivere di improvvisazione” e ancora: “Se il preventivato calo di presenze sarà realtà, ci troveremo di fronte a un enorme danno economico”.