STEFANO SANDERRA E TANTO ALTRO. Presentato il nuovo allenatore e con lui un Fedeli più sereno ma anche molto determinato a raggiungere gli obiettivi che si era prefisso ad inizio torneo. Oggi è sembrato più disponibile ad un traguardo diverso dai primissimi posti, primo compreso ma si sa che lui vuole raggiungere con la Samb la serie cadetta prima possibile e non vuole perdere tempo… nel frattempo.

Non deve quindi “illudersi” mister Sanderra che ha parlato di nove posti disponibili per accedere ai play off. Il presidente è stato zitto ma sicuramente gli chiederà di trovargli elementi che possano aiutare la Samb a migliorare l’attuale classifica.

Anche se (l’aveva già detto) non avrebbe mai esonerato Palladini perché riteneva pochi 31 punti (“le dimissioni non si rifiutano mai perché evidenziano la perdita di una carica emotiva che è indispensabile nel calcio“), il cambio adesso impone un miglioramento anche sotto l’aspetto numerico, inteso come posizione di classifica.

Insomma, il nuovo tecnico avrà il vantaggio di scegliere giocatori di suo gradimento, senza passare per direttori sportivi (“Un ruolo che servirebbe in questi giorni ma poi non più fino a maggio…“, ha detto il presidente ) o intermediari vari ma anche la grossissima responsabilità diretta sul rendimento degli acquisti che suggerirà. Fossi un allenatore gradirei questa situazione, nonostante i rischi che si corrono.

Credo anche che non sarà difficile lavorare con i calciatori che rimarranno (quasi tutti) perché, a differenza di chi sta facendo chiacchiere inopportune, tendenziosamente pericolose e più distruttive che costruttive, ritengo che lo spogliatoio rossoblu sia composto da ottime persone tra le quali metterei in primo piano Marco Pezzotti e Alessandro Sabatino, secondo me due ragazzi d’oro. Anzi penso addirittura che qualche problema potrebbe nascere senza di loro, perché la perdita di “capi” carismatici non porta mai buoni risultati. Nè in famiglia, né nella società.

Alla mia domanda se gli ultimi tre esoneri lo hanno fatto crescere e maturare (“Sicuramente -ha risposto Sanderra- le ritengo esperienze positive per la mia crescita professionale“) aggiungo che anche un uomo maturo come Franco Fedeli, che ne ha già passate di tutti i colori da dirigente calcistico, trarrà beneficio dal rapporto che ha avuto con la città, con Palladini e con tutte le persone che ha conosciuto in questi circa 20 mesi sambenedettesi. Oggi gli ho chiesto conferma ma, dalla sua risposta, ho capito che non aveva inteso il senso della mia domanda. Gliela rifarò.

Stessa cosa per il suo staff che, dopo un primo naturale periodo di assestamento, sta lavorando bene ma principalmente sta iniziando a capire un ambiente che in tema Sambenedettese Calcio non è mai stato facile per nessuno. Complimenti anche a loro e in bocca al lupo per la nuova avventura, se nuova si può definire.