Alleghiamo in gallery anche la foto della petizione di residenti e commercianti di Via Ugo Bassi

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ottantatré nomi fra residenti, con tanto di numero civico apposto a lato, e commercianti storici di Via Ugo Bassi. Tante sono le firme raccolte per la risistemazione della storica via del centro di San Benedetto. Dell’avvio dell’iniziativa vi parlammo qualche tempo fa con un’intervista a uno dei primi firmatari, l’ottantenne Vero Bruni (Leggi Qui). Le istanze principali della petizione riguardano la ripiantumazione degli aceri sul lato Est della via e la realizzazione di cordoli ai loro lati per evitare il fango dopo le piogge. Assieme a queste poi anche richieste accessorie sull’illuminazione, la riapertura fissa della via al traffico nei week-end e la ristrutturazione dei marciapiedi, ormai usurati e pericolosi.

Oggi la petizione, presentata da Paolo Perazzoli (tra i promotori dell’iniziativa con l’associazione Rinnovamento e Progresso)e da Camillo De Berardinis è completa e verrà inviata al Sindaco e alla Soprintendenza. Già la Soprintendenza, perché tutto nasce da lì, dalla lettera che lo stesso De Berardinis inviò agli uffici di Ancona dopo che nella primavera del 2015 l’amministrazione Gaspari tagliò i 14 aceri che facevano da cornice della via.

Le piante vennero però reinnestate solo sul lato Ovest con il lato dirimpetto che venne asfaltato per far posto a una pista ciclabile, che rimase però solo nelle intenzioni della passata Amministrazione. Non ripiantare gli alberi però.  è stata, si legge anche dalla petizione dei cittadini, “una violazione degli obblighi di protezione e conservazione a sensi del decreto legislativo 42 del 2004” tanto che la stessa Soprintendenza intimò al Comune la reintegrazione dello stato originale di via Bassi.

La palla adesso passa al Sindaco, a cui la petizione è stata inviata dicevamo, ma, assicura Paolo Perazzoli, “non si tratta di un atto di opposizione a Piunti, visto che sul medesimo tema pressammo anche l’amministrazione di Giovanni Gaspari” spiega il consigliere democratico, che puntualizza i motivi dietro l’iniziativa, forse anche in risposta al consigliere di maggioranza Carmine Chiodi, che ai nostri microfoni tempo fa sollevava dubbi sul fatto che a raccolta fosse in qualche modo “pilotata” politicamente. “Non si tratta di una mossa politica, sulla questione c’è semplicemente la posizione della Soprintendenza che obbliga a ripristinare lo stato di quella via con la ripiantumazione degli aceri, tutto qui” chiosa l’ex Sindaco.