FERMO – Blitz delle Forze dell’Ordine. Nella mattinata del 5 gennaio l’Anticrimine del Commissariato di Fermo ha tratto in arresto un 39enne albanese perché destinatario  di un provvedimento di esecuzione di un provvedimento restrittivo emesso dalla Procura della Repubblica di Fermo, dovendo scontare la pena complessiva pari ad anni 1, mesi 7 e giorni 28 di reclusione per aver riportato due condanne emesse la prima dal Tribunale di Ascoli Piceno e la seconda dal Tribunale di Fermo per per aver fatto rientro in Italia dopo l’espulsione senza la prevista autorizzazione del Ministero dell’Interno.

In particolare nella prima decade del mese di  maggio 2015 il cittadino albanese veniva tratto in arresto dal personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Ascoli Piceno perché in occasione della verifica della sua posizione sul territorio nazionale e dopo gli accertamenti di Polizia Scientifica, era emerso che lo stesso, destinatario di un provvedimento di espulsione emesso dal Prefetto di Ascoli Piceno nel 2010, decreto al quale aveva ottemperato come evidenziato dai timbri apposti sul passaporto.

Poiché l’uomo aveva fatto rientro nel territorio Nazionale senza la prevista autorizzazione del Ministero dell’Interno veniva arrestato. Scarcerato, dopo un paio di giorni, veniva nuovamente emesso nei suoi confronti un provvedimento di espulsione al quale veniva data esecuzione nella stessa giornata (quella di emissione del decreto di espulsione)  imbarcandolo su di un volo diretto in Albania.

Per tale fatto l’uomo riportava una pena di anni uno di reclusione emessa dal Tribunale di Ascoli Piceno.

Dopo un paio di mesi l’uomo veniva nuovamente trovato illegalmente sul territorio Nazionale, segnatamente nel territorio della Provincia di Fermo. Per tale ragione veniva segnalato per aver fatto nuovamente rientro in Italia, dopo la seconda espulsione di cui al punto precedente,  senza la prevista autorizzazione del Ministero dell’Interno.

Per tale fatto riportava una condanna di mesi otto di reclusione emessa dal Tribunale di Fermo.

Le due sentenze divenute esecutive facevano modo che la Procura della Repubblica di Fermo emettesse nei suoi confronti un provvedimento restrittivo (provvedimento di esecuzione di pene concorrenti nei confronti di condannato in stato di libertà e contestuale ordine di esecuzione). L’uomo sta scontando la pena nel carcere di Fermo.