ANCONA – La sentenza della Corte di Cassazione  del 14 dicembre 2016 si è espressa sulla vicenda delle autorizzazioni alla costruzione delle centrali di biogas la “ribadendo l’ illegittimità delle autorizzazioni rilasciate senza preventiva sottoposizione a verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale” commenta l’esponente grillina in Regione Romina Pergolesi che espone la sua posizione critica nei confronti dell’ente, a suo avviso diventato “un modello esemplare a livello nazionale di come l’energia impropriamente chiamata pulita, può essere sporcata dagli affari delle grandi lobby”  ricordando anche ” l’inchiesta della magistratura che vede indagati alcuni imprenditori e funzionari della Regione Marche.”

Per il M5S la Regione, a seguito del pronunciamento della suprema corte si sarebbe dovuta adoperare “per annullare (tramite l’ autotutela n.d.r.) tutte le autorizzazioni rilasciate con modalità analoghe a quelle oggi definitivamente censurate dalla Cassazione”, portando dunque alla demolizione degli impianti costruiti sulla base di autorizzazioni in contrasto con la legge ed il ripristino contestuale dei siti.

“Purtroppo” continua la Pergolesi “sembra invece che la Regione si stia nuovamente addentrando in tentativi di sanare la situazione con nuovi procedimenti avviati in base all’istanza di alcune ditte proponenti volti a riattivare autorizzazioni addirittura cancellate dai giudici amministrativi.” La consigliera rammenta poi la mozione, bocciata in ottobre dall’assessore all’ambiente Scipachetti e dalla maggioranza, con cui i pentastellati sollevavano “dubbi sugli iter di autorizzazione”.

“Inaccettabile, inadeguato ed irrispettoso l’atteggiamento dell’Assessore all’Ambiente nei confronti di una richiesta legittima volta a tutelare i diritti dei cittadini” tuona infine la Pergolesi che non esclude “ulteriori segnalazioni alla magistratura” . “Non è ammissibile che i costi degli errori fin qui compiuti ricadano sulle comunità locali. A nostro giudizio, il conto va presentato a chi, nel caso, ha prima sbagliato, poi perseverato” chiosa la consigliera.