SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La fine dell’anno è sempre il periodo più indicato per tracciare bilanci e fare il punto delle più disparate situazioni. La politica e ciò che ad essa gravita attorno non rappresentano un’eccezione, anzi.

“Nel 2016 ci sono state quasi 1700 segnalazioni di malfunzionamenti alla Cpl Concordia, una media di quasi 5 al giorno” le parole e la musica non sono di un esponente del Movimento 5 Stelle, nemico giurato dell’azienda modenese che sotto l’egida gaspariana si è aggiudicata, per lunghissimo tempo, il “feudo” ultradecennale della gestione dell’illuminazione pubblica e dei semafori sambenedettesi. No, a parlare è il giovane consigliere d Forza Italia Stefano Muzi, presidente anche della commissione consiliare Lavori Pubblici.

Il consigliere poi, col report annuale dell’azienda emiliana alla mano, passa a snocciolare alcuni dati: “da un’analisi accurata del tabulato si evince che poco più del 70% delle segnalazioni si riferisce a disfunzioni di uno o massimo due punti luce, mentre oltre il 25%  riguarda intere vie o aree, rimaste temporaneamente al buio”. Non un disastro dunque anche se Muzi ricorda come nel 2016 ci siano stati diversi “black out eclatanti come quello della serata di Ferragosto o un altro ad ottobre” e analizzando ancora i dati nota come alcune vie sambenedettesi, più di altre, presentino una certa attitudine al malfunzionamento degli impianti di illuminazione ” Via Manzoni, Via Marsala, Via Calatafimi, Via Alfieri, Via Monti, Via Torno e Via Laureati a Porto d’Ascoli ecc. presentano recidività nelle criticità” sottolinea Muzi che poi, dopo aver riconosciuto il lavoro fatto dall’azienda in questi anni “con l’incremento di 392 punti luce cittadini”, fa notare la lontana data di scadenza, il 2027, del vincolo contrattuale fra la città e la Cpl, auspicandosi alla luce del lungo rapporto che “l’azienda utilizzi questo tempo per ammodernare gli impianti elettrici ed il proprio parco tecnologico, con l’obiettivo di limitare gli inconvenienti alla cittadinanza”.