SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Viviamo un’epoca di forte innovazione tecnologica e nella quale il centro di gravità comunicativo è costituito da sua maestà lo smartphone, strumento indispensabile quanto feticcio di modernità.

Di fronte a uno sviluppo esponenziale della tecnologia legata alla telefonia è inevitabile uno sviluppo parallelo degli strumenti a suo supporto. Stiamo parlando delle antenne, che da anni abbiamo imparato a ad assorbire nei nostri panorami urbani e che crescono nel numero al crescere della domanda di servizi da parte del pubblico. Se ne è accorta oggi a San Benedetto anche la commissione lavori pubblici, che ha appreso le richieste dei gestori per il piazzamento dei nuovi impianti in città. 32 in tutto, 32 nuove antenne sono state richieste infatti da Tim, Vodafone, Wind, 3 e da due gestori di Wi Fi, Linkem e Go Inernet.

I gestori presentano ogni anno “un piano di sviluppo con le intenzioni e le esigenze future in tema di impianti” spiega alla commissione l’ingegnere Marco Cicchi del servizio pianificazione urbanistica, “sta poi al Comune redigere un piano di localizzazione e un regolamento”. Piano di cui San Benedetto si doterà “al’incirca entro marzo” spiega invece l’assessore Andrea Traini. Il piano del 2010 infatti va rivisto, alla luce dell’ovvia crescita di esigenze da parte dei “provider” telefonici, se vogliamo chiamarli così.

Il Comune può dunque decidere dove piazzare le nuove antenne, anche se in realtà lo spazio d’azione degli organi politici cittadini è piuttosto ristretto. “In ogni caso va garantita la copertura del segnale alle compagnie telefoniche” spiega infatti Cicchi alla platea di politici. San Benedetto, che passerà al vaglio dell’assise il nuovo piano, si è avvalsa, per una prima bozza, della società “Polab” che ha redatto una bozza di piano di localizzazione che prevede di spalmare i 32 nuovi impianti in 12 siti, alcuni dei quali già esistenti, mentre 4 saranno di nuova costruzione e la stessa Polab ha individuato queste aree nella zona del “Palariviera”, all’Hotel Calabresi, uno nel tratto Sud dell’autostrada e l’ultimo potrebbe sorgere in Viale De Gasperi.

Qualche obiezione si è levata dai banchi dei consiglieri. De Vecchis, Di Francesco, Marco Curzi e Flavia Mandrelli in particolare sono intervenuti chiedendo delucidazioni sullo spazio di intervento in capo al Comune in materia e soprattutto circa l’impatto dell’inquinamento elettromagnetico di tali impianti. Premesso che San Benedetto ha livelli di inquinamento medi ben al di sotto dei limiti fissati dalla legge, è piuttosto curiosa un’affermazione del tecnico Marco Cicchi: “La maggiore fonte di inquinamento per l’uomo è lo smartphone, dunque un maggior numero di antenne e una loro distribuzione ottimale, può essere paradossalmente fonte di minor inquinamento, visto che, potete notarlo tutti, quando i cellulari hanno meno segnale tendono a surriscaldarsi perché lavorano di più”. Non si smette mai di imparare dunque.