SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Samb incrocerà il Padova il 23 dicembre nella prima giornata di ritorno del campionato di Lega Pro, Girone B.

Una trasferta ostica per i rossoblu non solo per la serie di pareggi ottenuti nelle ultime partite ma anche per il clima in società, abbastanza rigido dopo l’allontanamento del Team Manager Daniele Diomede.

Mister Ottavio Palladini cerca di mantenere alta la concentrazione fra i giocatori rossoblu in vista anche del prossimo impegno.

All’andata la Samb vinse 2 a 0 e si portò in vetta alla classifica facendo sognare una città intera. Era l’11 ottobre e si recuperava la prima giornata non giocata a causa dei funerali previsti ad Ascoli Piceno per le vittime del sisma del 24 agosto.

Due mesi dopo la situazione è diversa: il Padova è risalito in classifica e attualmente è al quarto posto con 33 punti, davanti alla Samb di due punti.

Tra le fila biancorosse ci sono due giocatori che hanno assaggiato la Riviera ma non hanno lasciato tracce importanti nonostante giunsero a San Benedetto con ambizione e motivazione.

Parliamo del portiere Giacomo Bindi e dell’attaccante Luis Maria Alfageme.

Il numero uno, originario di Siena, arrivò alla Samb in C1 nel 2007/08. Aveva giocato un buonissimo campionato in C2 con il Varese ed era cresciuto nelle giovanili dell’Inter. In Riviera già si sognava un “Zenga Bis”. Invece la realtà fu diversa. Soltanto due presenze per il 29enne che a gennaio decise di approdare in Puglia al Manfredonia (a quei tempi in C1) dove fece il secondo di Alberto Frison (un fresco ex rossoblu). Il portiere ebbe più fortuna negli anni successivi a Foggia, Crotone (in serie B), Latina, Catanzaro e Pisa dove lo scorso anno dove conquistò la serie B ai Play-Off.

Anche per il centravanti originario di La Pampa (Argentina) c’era tanta attesa in Riviera. Alfageme è giunto alla Samb nel gennaio 2008, proprio mentre Bindi faceva le valigie per Manfredonia. L’attaccante 32enne proveniva dal Pescara e il tifo rossoblu si aspettava un Bomber. Invece ci furono solo sei presenze condite da zero goal per l’argentino. Ma fu sfortuna a San Benedetto poiché negli anni successivi il centravanti fece vedere le sue qualità alla Virtus Lanciano, al Grosseto e alla Ternana in serie B prima di tornare in Lega Pro con Benevento e Casertana.