GuardaGROTTAMMARE – Viaggiando tra banchi di scuola, reti televisive e teatri il cammino di Dante dura da 700 anni.  Continua ancora oggi con “Settimana di Purgatorio“, l’evento che porta dal 17 al 22 dicembre al Teatro dell’arancio la seconda cantica della Divina commedia recitata, o meglio raccontata, dall’attore Giorgio Colangeli.

Le amministrazioni – spiega il sindaco Piergallini –  devono colmare le lacune dell’intrattenimento“.  È questo lo spirito che muove il Comune a proporre per il secondo anno consecutivo l’esperimento di recitazione di cantiche dantesche. L’evento vuole far emergere la Commedia nel suo aspetto di “scultura scritta”, come la definisce Colangeli.

Quello di Dante è un messaggio che Lucilio Santoni non stenta a descrivere “universale ed eterno”. “Per la primavera – prosegue l’assessore alla cultura – abbiamo in cantiere un resoconto di questa esperienza di interpretazione e racconto della Divina Commedia”.

Non è un caso se, nonostante siano passati sette secoli, le cantiche continuano ad attrarre il pubblico. “È uno spettacolo spoglio – spiega l’attore – privo di quell’apparato a cui lo spettatore televisivo e teatrale è abituato“. Ad emergere è, nella sua purezza, il contenuto delle parole di Dante. I versi non sono solo apprezzati ma anche percepiti come “intimi”. Usa questo aggettivo Colangeli per descrivere il suo mandare a memoria l’opera e la recezione che il pubblico ne ha.

Il cammino di Dante continua: per il prossimo anno prevista “Settimana di Paradiso” e nel 2021 un evento speciale in occasione del settecentesimo anniversario della morte del grande poeta. Il titolo “dovrebbe essere La Divina commedia in 1000 minuti” confessa Colangeli. Il viaggio quindi continua e le parole già care a molti continueranno a viaggiare di bocca in bocca, come un messaggio in una bottiglia affidato alle onde.