SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Abbiamo ricevuto dall’ex calciatore della Sambenedettese Calcio, Nicola Ripa, una lettera (vedasi documento allegato) nella quale chiarisce che non era sua intenzione fare polemica in riferimento ad un mio Disappunto nel quale riportavo una sua frase compresa in un’intervista da lui rilasciata al Corriere Adriatico nei giorni scorsi.
A parte che non mi sembra che ne sia nata una polemica-dibattito alla quale evidentemente avrei dovuto partecipare, ho ritenuto necessario puntualizzare le sue parole “Palladini sta facendo un miracolo con i soldi spesi dalla società…” per i motivi che ho già espresso nel mio articolo ma principalmente perché è la coda pericolosa, stavolta riportata su un giornale, di chiacchiere che potrebbero diventare una ‘bomba’ se i risultati venissero a mancare. Sarebbe un vero peccato visto che finalmente si era iniziato a parlare solo di calcio come auspicato da tutti i tifosi della Samb. Fare i conti ad una società che paga i calciatori puntualmente equivale ad uscire dal contesto esclusivamente calcistico.
Sono altresì arciconvinto che nelle parole dell’ex mio idolo con la maglia rossoblu numero 7 non c’era alcuna intenzione polemica o malizia perché, lo so benissimo, sono ‘caratteristiche’ che non fanno parte del suo ‘buon’ carattere.
Aggiungo che domenica scorsa in sala stampa il presidente della Samb, dopo aver detto ironicamente che i soldi non ce l’ha, ha affermato in modo molto esplicito che i calciatori rossoblu prendono ottimi stipendi. Dico anche a Nicola che oggi i giocatori in serie C ma anche in serie B costano principalmente quello che prendono al mese, gli acquisti veri li fanno solo gli squadroni di serie A e poche altre società.
Caro Nicola non ti ho chiamato perché non eri tu e nemmeno Bassotti l’obiettivo del mio disappunto bensì un concetto, come detto sopra, che può disgregare la compattezza del popolo sportivo sambenedettese che mai come adesso ha bisogno di unità di intenti intorno ad una società finalmente all’altezza.